Quarta giornata di campionato.
Primi in classifica anche se solo per 24 ore, primo goal nella Roma e primi 100 goal in serie A per Dybala, con la doppietta di questa sera, senza considerare le grandi operazioni di Mercato:
Lo sbarco di Camara a Fiumicino, arrivato dall'Olympiacos in prestito per 1,2 mln con riscatto a 12, che diventerà obbligo al raggiungimento del 70% delle presenze.
Diawara all'Anderlecht, Calafiori al Basilea e Kluivert al Fullham, tra titoli definitivi e percentuali sulle future rivendite.
Pinto The Best!
Una Roma che cresce che non si fa più mettere i piedi in testa da nessuno, che tiene conto del Fair Play finanziario ma che diventa sempre più concreta.
E stasera a Monza ha evidenziato alcuni punti fondamentali.
Fuori alcuni titolari, più per farli riposare in vista della sfida contro l'Udinese di domenica prossima, dentro Zalewski dal primo minuto, Celik e Kumbulla in difesa. Per circa un quarto d'ora il Monza sembra reggere il campo, buon possesso palla con Petagna e Caprari a raccogliere le imbeccate di Sensi e Pessina, mai troppo pericolosi, per portarsi in avanti.
Sono bastati 18 minuti stavolta per andare in vantaggio, contropiede della Roma, Abrham a centrocampo la serve “di faccia” a Dybala che raccoglie palla al piede e semina il difensore scaricando, dopo 40 metri un sinistro micidiale su cui nulla può Di Gregorio.
Gli ospiti si chiudono un po' troppo ed anche malamente, Marlon interviene spesso con troppa veemenza e Birindelli non riesce ad affondare come vorrebbe, così prima è Abrham a sbagliare la palla del raddoppio, poi ritenta ma si vede murare il pallone da Di Gregorio che però nulla può sulla ribattuta della Joya che sigla così il 2-0 e la doppietta personale. Rispetto alle prime tre giornate una squadra sicuramente più attenta che fa economia di energie senza voler a tutti i costi rimediare la giocata eccezionale.
Buona la prova della difesa, anche Kumbulla appare più compatto ma al 26' un infortunio al flessore della gamba sinistra lo costringe ad abbandonare il campo anzitempo e nello sconforto più totale, dentro Smalling che continua la fase di gestione, accompagnando l'azione fino a centrocampo dando così una mano nel frenare le ripartenze dei lombardi.
Il primo tempo si chiude con il doppio vantaggio giallorosso e tanta tranquillità, quella che ultimamente è un po' mancata.
La squadra si districa bene, l'ex Juve comincia a muoversi con più scioltezza cercando spesso la presenza di Pellegrini, buona la sua prestazione, ma il capitano va spesso in affanno cercando di gestire il ruolo che lo frena un po', prove tecniche di perfezione, ma ci sarà tempo in una squadra che esalta le eccellenze senza però metterle sul piedistallo evidenziandone anche le prestazioni meno positive.
Nel secondo tempo Stroppa da il via ai cambi, dentro Molina e Carlos Augusto, ma il gioco delle parti stavolta va tutto in favore dei giallorossi che trovano l'intesa perfetta nel triangolo Dybala/Pellegrini/Abraham.
L'inglese sembra meno disorientato, si presenta con u atteggiamento meno spiritato sottoporta, cerca il gol ma senza ossessione diventando un elemento di filtro tra difesa ed attacco, inseguito dalla difesa avversaria non butta il pallone ma protegge e gestisce cercando i compagni e assistendo nella verticalizzazione.
Stasera tutte pagelle sopra la sufficienza, grande l'apporto di Cristante a centrocampo con Matic che non sbaglia un tocco, sulla fascia anche Celik può dire la sua senza farci rimpiangere Karsdorp, forse un po' sottotono nelle ultime uscite e gran merito alla condizione ed all'impegno di Ibanez che con molta umiltà ha risalito tutti gli step necessari per allinearsi alla media dei compagni; deciso, freddo e più sicuro al 56' firma anche il gol del 3-0, schiacciando in porta il cross perfetto di Pellegrini da Corner.
Entrano anche El Shaarawy, Spinazzola, Belotti.
Il Gallo esordisce così, a fine secondo tempo per acquisire minuti e forma fisica sfiorando anche il quarto gol, bravo Di Gregorio a respingere con i piedi la giocata del'ex Torino.
Partita perfetta, serata perfetta se non fosse per l'ennesima tegola per la Roma, con l'infortunio del Faraone a pochi minuti dalla fine.
Una macchia ed un'assenza che si protrarrà fino alla pausa per le Nazionali, ma che pesa nel lavoro di equilibrio e gestione iniziato da Mourinho.
Ecco Mou, proprio lui, quello che può permettersi di strapazzare la squadra nemmeno tre giorni fa e vedersi totalmente trasformato l'atteggiamento in campo, certo la Juve non è il Monza, ma l'effetto sembra sia stato concreto ugualmente.
24 ore e stando ai posticipi la Roma potrebbe vedersi raggiungere da qualche altra contendete, ma per ora è proprio bello quello stemma alla sinistra dello schermo, là sulla prima riga di una classifica che ultimamente abbiamo osservato solo a partire dal terzo posto in giù.
Laura Tarani
fonte immagine Emanuele Gambino
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