Lazio E Sarri Il Comandante E Il Suo Popolo

Fronte comune tra società, squadra e tifosi: Maurizio Sarri il comandante del suo popolo

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“Il mio compito è difendere il popolo laziale” firmato, Maurizio Sarri. Non è la prima volta che l’allenatore biancoceleste, uomo di calcio, di campo, d’esperienza, uno che ha vinto sulla panchina del Chelsea e della Juventus, si riferisce ai tifosi, all’ambiente, con parole al miele. Il mio popolo, il popolo laziale: espressioni che sono entrate a far parte del suo linguaggio. Spesso nel corso della passata stagione al termine di vittorie importanti l’abbiamo visto salutare la Curva, ringraziare. Nella vittoria del derby, il primo sulla panchina biancoceleste, sotto la Curva Nord con Olympia si è sciolto Mr Sarri.

Ora l’asticella si è alzata. Al termine di Lazio-Napoli si è fatto portavoce di una situazione che rischia di diventare pesante per i colori biancocelesti. La Lazio ha perso, ma mancano due decisioni importanti da parte dell’arbitro: un rigore su Lazzari e un fallo non ravvisato su Luis Alberto in occasione del gol del pari. Al termine della partita Maurizio Sarri è stato chiaro: “Nei nostri confronti sono prevenuti. Dalla prima col Bologna magari abbiamo ecceduto con le proteste, alla seconda è venuto già un arbitro nel sottopassaggio e ci ha detto ‘vi siete comportati male’. E ce la fece pagare a livello di ammonizioni. Questa mi sembra un qualcosa che non può andare avanti, Rocchi deve intervenire e deve farlo in maniera pesante”.

Non è tornando indietro e nella conferenza stampa di presentazione di Lazio-Feyenoord ha ribadito il concetto, noncurante del fascicolo aperta dalla procura federale: “Quello che è successo in queste partite lo hanno visto tutti, io come responsabile ho l'obbligo di difendere i miei giocatori, la società e il popolo laziale. Lo rifarei tutta la vita, avrà del lavoro il mio avvocato”.

E allora, fronte comune società, squadra e tifosi. La Curva Nord è pronta a tutto, anche a scendere in piazza per difendere la Lazio. Intanto omaggia il suo condottiero: nel primo tempo di calcio Champagne contro il Feyenoord si è alzato dalla curva il coro per Maurizio Sarri, che ha risposto salutando e ringraziando i suoi tifosi. Al termine della partita, ha sottolineato che anche senza coro a favore ringrazierebbe i tifosi: “Qui mi sento a casa, anche se sono 14 mesi appena che sono qui. E se mi sento a casa è merito di tutti, anche dei tifosi e li ringrazierei comunque”.

Enrica Di Carlo Foto Gianandrea Gambini

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