In una Serie A che vede inaspettatamente in crisi Juventus e Inter, i cui posti sono stati temporaneamente presi dalle equamente colorate Udinese e Atalanta, a San Siro si gioca lo scontro diretto tra Milan e Napoli, la cui eventuale vincitrice aggancerebbe gli orobici al primo posto in classifica.
Privo del suo attuale uomo di punta, Rafa Leao, Pioli è costretto ad inventarsi qualcosa e sceglie Krunic al suo posto per avere una squadra più equilibrata. In mezzo torna titolare De Ketelaere, con a destra Saelemaekers e Giroud come terminale offensivo. In difesa è Kjaer ad aggiudicarsi il posto al fianco di Tomori: una scelta che privilegia l'esperienza alla freschezza di Kalulu, che si accomoda in panchina pronto a subentrare. Pochi dubbi per Spalletti, che in attacco ha l'imbarazzo della scelta e sceglie Raspadori, Politano e la "star" Kvaratskhelia.
Le squadre non perdono tempo a studiarsi e la partita inizia con la quinta marcia inserita, in particolar modo da parte del Milan che poco prima del quarto d'ora coglie una traversa con Giroud,, su lancio di Krunic, con Meret bravo a toccare il pallone quanto basta per evitare che s'infili sotto la traversa. É il Milan a fare la partita, pur senza riuscire a capitalizzare, ma la pressione sull'estremo difensore avversario è costante, come quando Krunic va a colpire di testa da posizione favorevole e trova l'opposizione istintiva del numero uno azzurro.
Nelle file dei partenopei, con Raspadori troppo isolato nei pressi dell'area avversaria, l'unico a riuscire a creare grattacapi ai rossoneri è Kvaratskhelia, pericoloso ad ogni pallone toccato e bravo a far ammonire da solo metà della retroguardia: nello specifico, prima Kjaer e poi Calabria, proprio agli sgoccioli della prima frazione.
Durante l'intervallo, Pioli decide di cambiare entrambi per non correre il rischio di rimanere in dieci, inserendo al loro posto Kalulu e Dest. Il georgiano, però, non si lascia intimidire e va a prendersi un rigore proprio su fallo di quest'ultimo e dal dischetto Politano supera Maignan, nonostante il francese avesse intuito la direzione del pallone, calciato in realtà non benissimo.
Il Milan reagisce subito, spinto anche dagli ulteriori cambi dell'allenatore e dopo un quarto d'ora trova il pareggio col "solito" Giroud, bravo ad avventarsi su un pallone messo in area da Theo Hernandez. La rete premia la squadra che crea di più, ma come spesso avviene nel calcio è la concretezza a fare la differenza e questa sera prende il nome di Giovanni Simeone, che da subentrante al posto di Raspadori mette a segno la rete della vittoria su assist di un ottimo Mario Rui e sono inutili i tentativi dei rossoneri, che nel finale colgono una clamorosa traversa con Kalulu.
A godere quindi è il Napoli, che sbanca San Siro per la prima volta in stagione e affianca l'Atalanta in prima posizione in classifica. I rossoneri tornano a casa con la certezza della buona prestazione, ma zero punti in saccoccia.
FORMAZIONI UFFICIALI:
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (46' Dest), Kjaer (46' Kalulu), Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Saelemaekers (66' Messias), De Ketelaere (81' Adlì), Krunic (66' Diaz); Giroud. All. Pioli
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (91' Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (87' Ndombele); Politano (66' Zerbin), Raspadori (66' Simeone), Kvaratskhelia (87' Elmas). All. Spalletti
Matteo Tencaioli
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