Homo Prospectus. Verso Una Nuova Antropologia

Homo Prospectus. Verso Una Nuova Antropologia

Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada

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“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia” di Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada è un saggio interdisciplinare in cui si riflette sulla possibilità che la coscienza possa consistere in gran parte nella produzione di stimoli connessi ai futuri possibili. Seligman, esperto di psicologia generale con una solida preparazione nel campo della psicologia sperimentale e clinica, ha messo insieme un incredibile gruppo di lavoro che in anni di studi e ricerche ha elaborato questo innovativo e interessante testo. Gli undici capitoli del saggio sono organizzati in modo che sia solo uno dei quattro autori a prendere la parola, fermo restando la presenza dei commenti degli altri tre studiosi; Seligman si è poi assunto il compito di limare le differenze di stile e di prospettiva.

Gli autori partono dal presupposto che la definizione Homo sapiens non si addica alla nostra condizione di esseri umani: «Noi crediamo che quello che caratterizza in modo specifico l’Homo sapiens è l’ineguagliabile capacità umana di orientare le proprie azioni immaginando varie possibilità che si articolano nel futuro – cioè la “prospezione”. La prospezione è la capacità che, nella sua espressione più elevata, realizza l’ambizione della sapienza. Perciò faremmo meglio a chiamarci Homo prospectus». Individuando e definendo i processi cognitivi attraverso i quali opera la prospezione, gli autori ne esplorano il ruolo in riferimento ad alcuni aspetti esistenziali come il libero arbitrio, l’etica, l’invecchiamento, ma anche rispetto ad elementi più propriamente psicologici, come il razionale di alcuni approcci terapeutici. Ne risulta un volume articolato, che guida il lettore in un processo di ragionamento trasversale sul funzionamento della mente che, attraverso un approccio interdisciplinare, tocca psicologia, filosofia, antropologia e neuroscienze, ma che non manca di riferimenti alla quotidianità e alle domande più comuni che l’essere umano si pone.

È il momento quindi di superare il vecchio schema passato-presente; il nuovo modello della prospezione consente inoltre di ripensare a importanti argomenti come l’apprendimento, la memoria, la percezione, l’emozione, l’intuito, la scelta, la coscienza, la moralità, il carattere, la creatività e la malattia mentale, e di offrire quindi nuove prospettive da cui osservarli e studiarli.

In seguito alla pubblicazione in inglese di questo saggio da parte della Oxford University Press, diverse borse di studio sono state stanziate dalla Templeton Foundation per la scienza della prospezione: gli autori hanno quindi creato un sito web - www.prospectivepsych.org - in modo che si possano seguire gli sviluppi di questi lavori.

SINOSSI DELL’OPERA. E se ciò che caratterizza in modo specifico Homo sapiens fosse la capacità di orientare le proprie azioni immaginando varie possibilità che si articolano nel futuro – cioè la “prospezione”? Da questa idea si sono mossi gli autori per ipotizzare la figura dell’Homo prospectus e concettualizzare l’idea che l’azione umana è attratta dal futuro, oltre che essere influenzata dal passato – senza tuttavia esserne determinata. La storia della psicologia è stata fino ad oggi dominata dall’idea che il comportamento sia guidato dalla memoria e dalle proprie esperienze passate, o centrato sul presente e orientato dalla percezione e dalla motivazione. Homo prospectus ribalta completamente questa prospettiva, ponendo un nuovo modello per il futuro.

Marco Dal Puppo

Casa Editrice: Hogrefe Editore

Genere: Saggistica

Pagine: 312

Prezzo: 26,00 €

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