IL PICCOLO RE DEI FIORI A NARNI

Il 19 marzo al Teatro Manini, Il Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita presentano la fiaba per musica, ombre e danza da “Il piccolo Re dei Fiori” di Květa Pacovská

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Il piccolo Re dei Fiori, testo di Květa Pacovská, arriva al Teatro Manini di Narni domenica 19 marzo alle h. 17.00, prodotto da due storiche strutture del teatro e della danza come Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita, che nel 2021 celebra i cinquant’anni dalla fondazione e alla fine degli anni Settanta ha incontrato il teatro d’ombre e ha dato un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi. Una creazione di Valerio Longo e Fabrizio Montecchi, con Marcello Giovani e Isabella Minosi, drammaturgia Enrica Carini e Fabrizio Montecchi, coreografie Valerio Longo, regia e scene Fabrizio Montecchi, musiche Paolo Codognola, sagome Nicoletta Garioni e Agnese Meroni, costumi Sara Bartesaghi Gallo e Nicoletta Garioni, voci Valeria Barreca e Tiziano Ferrari.

Il piccolo Re dei Fiori è una fiaba per musica, ombre e danza per grandi e piccoli. Della fiaba c’è il classico “C’era una volta” e anche l’immancabile “Re” che però qui è piccolo e curioso, vive in solitudine, ama il suo giardino e ha le tasche piene di bulbi di tulipano. Della fiaba c’è anche il tema “dell’attesa”, la lunga attesa del Re prima dello sbocciare dei fiori e anche quello della “mancanza”. Mancanza di cosa? Il Re non lo sa, ma sa che i suoi tulipani, pur bellissimi, non riescono a renderlo felice. E allora ecco il “viaggio” alla ricerca di ciò che può colmare la sua mancanza. Un viaggio che è come un sogno, su rotte nuove e sconosciute al Re, che dura solo un giorno e una notte ma che sembra racchiudere il tempo di una vita. Nella luce del mattino il Re sente una voce sottile provenire da un fiore di tulipano appena dischiuso che ripete “sono qui, sono qui...”. Davanti a una piccola principessa il Re pieno di meraviglia si chiede “È forse lei che ho tanto a lungo cercato?”. Come in ogni fiaba che si rispetti non manca nemmeno il “e vissero tutti felici e contenti” e questo ci fa pensare che sì, era proprio lei che il Re aveva tanto a lungo desiderato.

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