Si ritorna all'Olimpico in un clima surreale per chi non è abituato e sicuramente gli olandesi hanno accusato il colpo di uno stadio a tratti impressionante.
Slot è forte del risultato dell'andata, un vantaggio conquistato a fatica ma che gli permette di ragionare con una tranquillità diversa, Mourinho invece sa di poter contare sui suoi uomini e sulle sue capacità di grande stratega.
Fuori Abraham e Belotti prima punta, con a sorpresa anche Llorente e Wjinaldum dal primo minuto.
E la prima occasione arriva a quasi tre minuti, come a voler confermare quanto detto nel commento post partita dell'andata: grande visione di gioco di Pellegrini sempre cercato dai compagni, nella verticalizzazione in porta Belotti parte saltando l'uomo e creando un assist con un cross, Pellegrini raccoglie subito sulla destra tentando il tiro da un'angolazione più insidiosa ma Biljow è attento e manda in calcio d'angolo. Il pressing della Roma è alto, spinge Spinazzola, diversi gli scambi con Matic che avanza e in un'occasione cerca Cristante in area di rigore che sfiora il palo alla destra del portiere avversario, Spinazzola anticipa Wieffer continuando a mettere in difficoltà il Feyenoord che sbaglia diverse impostazioni.
Ma gli ospiti ripartono con Kokcu che va a sovrapporsi a Szymanski, mentre è Jahanbakhsh a muoversi pericolosamente davanti alla porta. Elogi per Belotti che gioca ogni palla con fervore inducendo Hartman al fallo e conseguente giallo; la velocità d'azione porta il contropiede avversario con Szymanski che sorprende la difesa e costringe Rui Patricio alla parata in exstremis, la Roma palleggia, cerca il passaggio corto e spesso muovendosi in velocità perde momentaneamente la palla cedendo spazi al Feyenoord ed Idrissi prova il traversone per Hartman che prova dalla distanza.
Feyenoord in difficoltà, piovono falli e cartellini con Wieffer e Gimenez ancora ammoniti dopo il giallo dell'andata.
Brutta sostituzione, fuori Wjinaldum per un problema al flessore sinistro e dentro El Shaarawy, meno spessore a centrocampo ma sicuramente più rapidità nelle verticalizzazioni.
Si riparte con Pellegrini che prova immediatamente l'assalto, poi la palla passa a Rui Patricio ben seguita da Smalling, che rinvia dalle parti di Spinazzola cercando di sfruttare il gioco sulla fascia, ma il Feyenoord comincia a stringere le linee e si muove con destrezza puntando la porta, Llorente rischia il rigore per un presunto fallo di mano ed il parere negativo del Var scatena una serie di scintille che innervosiscono la partita e di conseguenza l'avanzamento in porta del Feyenoord che ci va vicino con Kokcu.
L'uscita di Wjinaldum porta ad un ridimensionamento del ruolo di Cristante che aveva guadagnato campo ed era salito per creare superiorità in area piccola, ora costretto ad arretrare si ritrova ad abbassare la linea di gioco e coprire di più.
Brutto intermezzo tra Foti e Gimenez a bordo campo, che finisce con l'espulsione del secondo di Mourinho e con tante polemiche sinceramente evitabili.
Ne consegue una ripresa scoordinata e sicuramente meno concentrata, la Roma si avvicina senza più quel mordente e quella grinta che aveva all'inizio del match.
Mancini arriva per recuperare un palla e guadagna una punizione insidiosa dalla distanza, forse troppa... è Pellegrini che si avventa sulla palla, ma questa finisce tra le braccia di Biljow, tiro dalla distanza di Idrissi nelle mani di Rui Patricio, il cambio di direzione in questa fase è quasi immediato e la Roma in alcuni momenti subisce parecchio la pressione avversaria, ammonito però anche Idrissi. Altra punizione per i giallorossi, posizione più centrale ma la barriera respinge il tentativo; contropiede di Szymanski respinto di pugno da Rui Patricio.
Cinque i minuti di recupero e alta la pressione del Feyenoord specialmente con i tocchi di Jahanbakhsh che va a cercare Kokcu sotto il controllo di Geertruida ed Idrissi sulla fascia.
Il Primo tempo si chiude sullo zero a zero con la qualificazione ancora nelle mani del Feyenoord.
Dopo un inizio stellare la Roma si lascia trascinare dalle provocazioni degli olandesi determinati a portare a casa il risultato mantenendo il vantaggio conquistato all'andata. Un Feyenoord in difficoltà nella fase difensiva che con Wjinaldum soffre un centrocampo massiccio e quasi impenetrabile, con l'uscita del giocatore, le linee si sono fatte meno strette ed il fraseggio rapido e deciso degli ospiti riprende con più vigore, fraseggio che fino a quel momento risultava impreciso e completamente scoordinato; quasi accompagnato dai fischi di un Olimpico immenso e davvero terrificante, il nervosismo e la tensione del match hanno poi fatto il resto.
Menzione d'onore per uno Smalling impetuoso e granitico.
Parte forte la Roma nel secondo tempo con Pellegrini che sfiora il vantaggio prima con la palla che sbatte sul palo e rimpalla sulla gamba di Biljow. La voglia di passare il turno è forte tra i giocatori di casa che tentano in tutti i modi di avanzare nell'area avversaria. Corner per il Feyenoord con Geertruida che manda in angolo, Kokcu dalla bandierina, mentre si scalda Dybala e gli ospiti aumentano l'intensità creando azioni e impegnando la difesa giallorossa in un batti e ribatti che impensierisce l'andamento del match. Altro angolo per la Roma guadagnato da Spina, quando il contropiede degli olandesi in alcuni momenti disorienta la costruzione offensiva della Roma impegnata a chiudere in difesa.
Rimessa per la Roma, ancora sponde e ribattute in area di rigore, palla che si allontana dal vivo nell'area piccola e incontra il piede di Spinazzola che grazie anche ad una piccola deviazione, entra in porta. 1-0 per la Roma e l'Olimpico esplode in un tripudio di applausi gioia e cori. Esce Idrissi dentro Paixao. Buona prova anche per Llorente che si dimostra un'ottima spalla nel gioco difensivo di Smalling, ma Mou decide di giocarsi anche la carta Ibanez, fuori anche Zalewski per Dybala e Belotti- ormai non ci sono più parole per descrivere il valore di un giocatore che si immola e da tutto per la squadra, capace di trascinarsi due, tre uomini e comunque difendere la palla fino in porta- per Abraham.
Pellegrini si invola, palla in mezzo per Abraham, sponda per Cristante che finalizza in porta. La spinta dell'inglese sul difensore però, vanifica l'azione e la Roma deve ancora impegnarsi per raggiungere il secondo gol.
Fuori Smalling per infortunio al suo posto Celik. Ed arriva il gol di Paixao dalla distanza che buca difesa e porta , 1-1 e la qualificazione torna in mano olandese.
La squadra di Mourinho ci crede e prova anche dalla distanza con Dybala ma i minuti sul cronometro sono pochi, laddove anche Hartman respinge con forza.
Ad un minuto dal 90' arriva LUI PAULINO DYBALA che con una scivolata e tanta tecnica sfonda la porta riportando in parità la qualificazione 2-1 e cinque minuti di recupero.
Roma in avanti con Dybala che impegna Bijlow, punizione giallorossa per fallo su Dybala, Pellegrini alla battuta e la deviazione porta all'ennesimo angolo con Abraham che la prende di faccia e la manda fuori.
Triplice fischio e Roma ai supplementari, mentre lo stadio intona ancora una volta Roma, Roma per caricare la squadra.
Iniziano i supplementari carichi di speranza e rivincita.
Palle gol da entrambe le parti in un supplementare che combatte con la stanchezza e la paura di subire reti, gli olandesi tutti nella propria area aspettando il contropiede, Dybala dalla distanza brucia i guanti del portiere e ancora dalla bandierina Ibanez prende il palo ed Abraham spizza sulle mani di Biljow la ribattuta.
La Roma c'è ma soffre, sempre guardinga nei confronti degli avversari che con una fiammata potrebbero involarsi in porta, poi Pellegrini chiama Abraham sulla destra, attacca lo spazio e scarica nel mezzo un pallone per El Shaarawy che la mette dentro in allungo sull'uscita di Biljow 3-1 un'emozione unica che enfatizza l'impegno di una squadra determinata a vincere il match, lo stesso Pellegrini protagonista di una partita di un'intensità disumana sempre presente ed al centro dell'azione coadiuvato da un Matic onnipresente su qualsiasi fase, altra palla gol sui piedi di Abraham sullo scadere del tempo supplementare.
Secondo quarto d'ora.
Ultimi cambi per il Feyenoord mentre per El Shaarawy finisce qui, al suo posto Kumbulla.
Ibanez fa una magia per Dybala, questo per Abraham, ribattuta del colpo di Abraham dal portiere che Pellegrini insacca di destro, check Var che conferma il gol 4-1 dominio assoluto, cuore, potenza lacrime e speranze in un minuto di esultanza. Ma non è finita il Feyenoord calcia una punizione direttamente in porta, mentre Pedersen guadagna un angolo, ora è la Roma a difendere a spada tratta la difesa, un Matic instancabile vorrebbe anche lui lasciare il segno ma la retroguardia olandese lo scherma.
Ultimo minuto con un Mourinho fomentatissimo che incita lo stadio all'esultanza, il pubblico risponde con un boato di gioia e lui, al triplice fischio, canta con loro e si emoziona ancora una volta.
Si la Roma passa ed è ancora :
LA ROMA SI E IL FEYE NO!!!
Laura Tarani
© Riproduzione riservata