La Champions per allontanare la crisi: la Lazio prepara l’esordio casalingo nell’Europa dei grandi contro l’Atletico Madrid. A pochi giorni dalla pesante sconfitta di campionato contro la Juventus che ha certificato le difficoltà di questa prima parte di stagione della squadra di Maurizio Sarri. Approcci sbagliati, gol banali subiti e una difficoltà estrema di costruire vere trame di gioco e finalizzare. Non è questo però il momento di fare processi: c’è chi già vorrebbe la testa del tecnico, chi punta il dito contro Ciro Immobile e chi con la difesa tutta, Provedel in primis fino a Romagnoli. Ora è il momento di compattarsi, trovare al più presto la Lazio di appena qualche mese fa e ricordarsi il lavoro fatto per raggiungere la Champions e quindi il debutto di domani.
Così Maurizio Sarri ha parlato delle motivazioni giuste per preparare il match contro gli spagnoli del grande ex Diego Simeone. “I ragazzi sanno quanto hanno lavorato per due anni per arrivare a questa partita e ora dobbiamo giocarla – ha detto Sarri nella conferenza stampa di presentazione della gara - Per quello fatto le motivazioni devono essere fortissime”. Concetto ribadito anche da Luis Alberto: “Se non trovi le motivazioni giuste per una partita di Champions non ti piace il calcio”. Insomma, a livello mentale la Lazio sembra essere sul pezzo. Così come lo sono i suoi tifosi che aspettavano da anni una giornata come questa: nell’ultima esperienza in Champions, con Simone Inzaghi in panchina, la pandemia e gli stadi chiusi avevano negato ai tifosi biancocelesti il brivido dell’Inno allo stadio. Ecco perché l’Olimpico è pronto a registrare numeri importanti: 23mila i biglietti fin qui venduti, oltre 22mila i mini abbonamenti Champions confermano che la passione dei tifosi biancocelesti va oltre i risultati. Tutto è pronto quindi per il taglio del nastro: esordio da record e ricordi.
Enrica Di Carlo
Foto S.S. Lazio
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