Twenty Four Hours

Twenty Four Hours

Close - Lamb - White - Wall, il sesto album è realtà!

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I Twenty Four Hours possono essere considerati la più longeva band di Psychedelia Progressiva italiana nata negli anni ottanta. Attivi dal 1982 con il nome Onyx Marker iniziarono a comporre brani che mettevano insieme generi all'epoca apparentemente inconciliabili come il Punk e la Psichedelia, il Progressive e la New Wave.

La formazione si consolidò sin dal 1987 ed è rimasta la stessa fino ai nostri giorni, fatta eccezione per lo storico bassista Nico Colucci, che è attualmente sostituito da Paolo Sorcinelli.

Qualche anno più tardi un ragazzo della contea dell'Hertfordshire di nome Steven Wilson fondò i Porcupine Tree che, parallelamente e indipendentemente, portarono avanti un progetto musicale simile.

Da allora i Twenty Four Hours sono sempre stati associati dalla critica underground alla più famosa band inglese, anche se il sound del gruppo italiano risulta ancora più eclettico, sfaccettato e mutevole, tanto da essere talvolta di difficile collocazione e classificazione.

In realtà quest'ultima caratteristica risulterà proprio essere il punto di forza della band, a livello di pubblico e critica.

I Twenty Four Hours sono giunti al loro sesto album ufficiale in studio che si intitola "Close - Lamb - White - Walls" ed è uscito il 25 Ottobre 2018 per Velut Luna in Italia e per Musea nel resto del mondo.

È una raccolta di brani che abbracciano molte fasi della vita creativa della band comprendenti anche vene ambient (Intertwined), progressive, con una lunga suite ispirata a Supper's Ready dei Genesis (Supper's Rotten) dove viene esasperata la profonda mutazione dei valori, rispetto a quelli del passato, rock (The Tale Of The Holy Frog) e punk (77), in quest'ultimo,(77), che apre l'album, si incontrano atmosfere aggressive punk con echi e una spettacolare battaglia finale senza esclusione di colpi fra organo Hammond e chitarra hendrixiana.

I polistrumentisti Blaine Reininger e Steven Brown collaborano in due brani dell’album in modo attivo, Interwined e All The World Needs Is Love con voce (Blaine) e violino (Steven).

Inoltre il brano Adrian è stato dedicato alla memoria di Adrian Borland, chitarrista, compositore e cantante di una delle band più apprezzate degli anni ottanta, i Sound.

L’album, in inglese, di per sé si presenta molto bene, è un album pensato che ha dentro quattro dei più importanti album bianchi della storia del rock: Closer (Joy Division), The Lamb Lies Down on Broadway (Genesis), White Album (The Beatles) e The Wall (Pink Floyd).

Molto belli i suoni che intrecciati tra di loro creano armonie che difficilmente sentiamo tutti i giorni, una bella esperienza da provare anche per chi non è particolarmente esperto del genere.

L’album da un innesto di energia un carica letteralmente psichedelica come le tracce presenti, si percepisce l’energia della band e il duro lavoro che ci sta dietro.

La band ha grandi qualità e sa il fatto suo, in tutti questi anni ci hanno stupito con ottimi lavori, e quest’ultimo è la consacrazione definitiva nel loro genere.

Un qualcosa di nuovo che però piace, rimane nella tua testa grazie alle melodie e alle voci che in questo disco la fanno da padrone, l’abbinata del violino da quel tocco di qualità in più che rende tutto magio, senza nulla togliere al resto dei componenti.

La band può ritenersi ampiamente soddisfatta del lavoro prodotto, un vero capolavoro che lascerà a bocca aperta tutti quanti, anche i più critici sicuramente cederanno.

Dopo il 6 viene il 7 e chissà che magari in futuro i Twenty Four Hours non ci stupiscano ancora con l’ennesimo capolavoro della loro carriera.

Tracklist

CD 1

1. 77

2. Broken Song

3. Embryo

4.Whats Use

5. All The World Needs is Love

6. Intertwined

7. Urban Sinkhole

  CD 2

1. Adrian

2. Supper's Rotten

3. The Tale of The Holy Frog

4. She's Our Sister

5. Whats Use (acoustic)


Valerio Mirata

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