La Lazio stupisce ancora, un po' snobbata in campionato dove viene fatto notare spesso di non vincere con le grandi, strapazza ancora una volta il Marsiglia, vice campione in carica, e insieme all’Eintracht passano il turno con due turni d’anticipo. Inzaghi non rinuncia ai big, lascia a riposo solo Milinkovic Savic mentre Caicedo si fa fuori da solo causa infortunio, vuole la vittoria e vittoria è stata. Ancora una volta Garcia e Strootman tornano a casa con le pive nel sacco, dopo dichiarazioni, special modo del tecnico, non proprio consone al momento del sorteggio.
Dicevamo della formazione, Strakosha in porta è intoccabile, in difesa Luiz Felipe Acerbi e Wallace, Marusic Parolo Cataldi Berisha e Durmisi a centrocampo con Correa a fianco di Immobile. Nel Marsiglia il capitano Payet in panchina insieme a Mitroglou, in campo N’Jie e Thauvin.
Le squadre si studiano molto nei minuti inziali, la Lazio si può permettere di aspettare il Marsiglia dato che basta anche il pareggio per passare il turno. Al 19° Correa chiede il rigore per una spinta subita in area dal difensore Luiz Gustavo, l’arbitro fa proseguire. Al 23° gran tiro di N’Jie ma Strakosha si fa trovare pronto. Immobile si danna l’anima ma non gli arrivano palloni giocabili mentre Correa sembra un po' assente, disorientato ma che potrebbe accendersi in un secondo. Nei minuti di recupero quando meno te l’aspetti Cataldi ruba palla a centrocampo e serve Immobile che di prima alza un pallone in aerea e Parolo in una delle sue imbucate classiche di testa batte il portiere del Marsiglia e porta in vantaggio la Lazio. Inaspettato ma meritato.
Secondo tempo con la Lazio che trova il due a zero al 55’, Immobile veste i panni dell’assist man e chiude uno splendido triangolo con Correa che è bravo a tu per tu con Pelè a batterlo con un piattone all’angolo basso. Un gioco di piedi fantastico di Correa, che una volta acceso diventa devastante. Sembra partita chiusa ma la Lazio decide di farsi male da sola e grazie a una incomprensione tra Parolo e Acerbi, Sanson assist per Thauvin che non sbaglia davanti a Strakosha. La Lazio pian piano ritrova compattezza dietro e grazie alle sgroppate di Immobile rischia più volte di segnare il terzo gol, ci prova anche Milinkovic, entrato al posto di Berisha, ma Pelè non si fa sorprendere. Entra anche Luis Alberto, minuti buoni per mettere benzina e ritrovare confidenza col campo dopo l’assenza forzata per pubalgia. Al 95’ Strakosha salva il risultato miracolosamente di piede un’azione aperta di Lopez e chiusa con un tentativo di autorete di Marusic.
Immobile mai domo e per una sera diventa uomo assist, niente gol ma sempre a servizio dei compagni, suoi i passaggi per Parolo e Correa, autori dei due gol. Macinano km Parolo e Cataldi, si impegnano Durmisi e Marusic, la difesa regge e Correa deve diventare più continuo, solo allora potrà davvero lottare per un posto da titolare.
La Lazio non è più una sorpresa in Europa League, Inzaghi ci tiene e ci tiene tutto il gruppo. Contro il Marsiglia ha fatto la partita che ha preparato alla vigilia, ha aspettato il momento giusto, ha colpito quando doveva colpire e ha retto l’urto del ritorno del Marsiglia. Cosa chiedere di più? Forse il primo posto nel girone…
Migliore in campo: Immobile
Peggiore in campo: Wallace
Giuseppe Calvano
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