Camille Chenaux è un atleta mezzofondista e fotomodella romana.
Buonasera, Camille. Hai un nome francese, quali sono le tue origini e quando sei venuta in Italia?
Sono
nata a Ginevra nel '91. In seguito, ho abitato un anno in Belgio e
due in Francia per assecondare le esigenze lavorative di mio padre.
Mi sono trasferita in Italia quando avevo sette anni e, da allora,
vivo qui.
Cosa ti piace e cosa meno di questo Paese?
Beh, l'italia è meravigliosa per tanti aspetti, a partire dal clima, per continuare con la gastronomia e l'assetto geografico che vede un connubio di mare, montagna e paesaggi collinari. Senz'altro, è meno organizzata e più caotica rispetto alla Svizzera, ma almeno ha un'anima.
Sei atleta professionista, ami correre, infatti sei mezzofondista. Come è nata questa passione?
Da
piccola e fino ai 18 anni, ho giocato a calcio; quando bisognava fare
la parte atletica, vedevo che avevo risultati particolarmente buoni.
Successivamente, Giulia Benati, sorella del campione Lorenzo Benati,
mi ha introdotto alla corsa e da allora non l'ho più abbandonata.
Lo sport a livelli agonistici implica molti sacrifici. Di cosa ti sei privata in questi anni?
È
vero, i sacrifici sono in un certo senso il motore della riuscita
dello sport, ma essendo lo sport la mia passione, sono stati voluti!
Amo lo sport talmente tanto che sentirei una privazione qualora non
lo facessi...
Ti
definiresti salutista?
Sì,
nel senso che faccio attenzione all'alimentazione, agli apporti
giusti di nutrienti in base all'allenamento che seguo. Dormo molto,
dalle otto alle nove ore ed anche questo ritengo sia molto
importante; lavorativamente, sto facendo il Dottorato in Scienze
Politiche, quindi ho orari flessibili che mi consentono di allenarmi.
Cosa consiglieresti ai giovani che intendono intraprendere una carriera sportiva?
Io
consiglierei intanto di farlo, perché lo sport richiede molto ma
dona forse di più. E poi, è fondamentale per imparare la
disciplina, il rigore, questo sin da piccoli. Il solo fatto che
esista un impegno extra-scolastico in tenera età è alquanto
costruttivo. Inoltre, le competizioni insegnano in primis il
confronto con gli altri, rivestendo quindi un'importanza sociale.
Le strade di Roma, spesso dissestate e malmesse. Che rischi comporta per i runner? Proprio oggi si parlava sui giornali delle buche in via Galvani... La strada di Testaccio è già stata rifatta due volte in pochi mesi, ma anche gli ultimi lavori non hanno superato i test. Cosa ne pensi di questa situazione?
Io
sono runner da pista, non mi tocca il problema delle strade sotto
questo punto di vista, ma in bici giro, e in tal senso mi dà molti
problemi.
Sempre oggi, una studentessa è stata sorpresa a fare incisioni sulla Fontana di Trevi da una pattuglia della polizia locale e verrà querelata per danneggiamento. Ora, senza scadere in generalizzazioni, trovi sia un atteggiamento indice di una maleducazione assente generazioni or sono?
Sì,
diciamo che c'è stato un peggioramento a livello di educazione. Ma
nei giovanissimi vedo rifulgere un po' di cambiamento, penso ad
esempio a Greta, la bambina che sta mobilitando il globo per i
problemi ambientali; con questo, intendo dire che nelle ultime
generazioni vedo la voglia di affrontare un cambiamento di
educazione, di ritornare alle buone maniere e ai valori di una volta.
La Maratona di Roma. Nel 2015 i runner erano 15.000, a questa edizione, invece, parteciperanno solo 8.000 podisti. Dati alla mano, quali sono le tue considerazioni in merito?
In
realtà, io non faccio maratone, corro distanze molto più corte. Mi
dispiace per l'economia di Roma, ovviamente, ma non ne sapevo
nulla... Probabilmente, ci sono stati problemi organizzativi nelle
edizioni precedenti, non so con certezza.
Da un po' ti tempo so che lavori anche come fotomodella. Ti trovi a tuo agio a posare? Che soddisfazioni ne trai?
Solo
ed esclusivamente in ambito sportivo, in altro senso no lo farei,
credo avrei non poche difficoltà.
Che altri interessi hai?
Adoro
tantissimo la storia, passione ereditata da mio padre che è storico
di professione e altresì calciatore. Abbiamo sempre discusso molto
di Storia e ovviamente, mi piace molto studiare la politica e
aggiornarmi costantemente. Quando non faccio sport, per esempio, ho
la consuetudine di dedicarmi a letture a tema o di seguire programmi
televisivi tedeschi, francesi o italiani che trattano di politica e
di attualità.
Hai altri sogni nel cassetto?
Spero un giorno di diventare un professore ordinario.
Chiara Zanetti
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