LAZIO ROMA 3-0 Le Pagelle Biancocelesti

CORREA INVENTA, CAICEDO E IMMOBILE TRASFORMANO MA LEIVA E'IL MIGLIORE.

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L’ha vinta Inzaghi tatticamente, le sue scelte si  sono rivelate fondamentali per il 3 a 0 finale. Leiva su tutti ma il cuore di Lulic anche stasera è risultato imprescindibile e poi Ciro, entrato in partita in corso ha dato il suo apporto in maniera fantastica. A Caicedo solo applausi cosi come per Correa.

STRAKOSHA 7 Si fa trovare pronto nel primo tempo sul 1 a 0 quando Dzeko colpisce dal limite con un bolide che lui respinge alla grande. Per il resto solo ordinaria amministrazione ma con molta attenzione su un tiro di Florenzi nel secondo tempo.

BASTOS 7 Un paio di errori su disimpegni e un liscio clamoroso ma poi davvero una grande partita, lotta su tutti i palloni e spazza tutto lo spazzabile. Non sarà il massimo dell’eleganza ma stasera davvero impetuoso.

ACERBI 7.5 Una volta c’era il ministro della difesa, lui comanda come se fosse il Capo dello Stato. Dzeko riesce a tirare in porta solo una volta, l’ex Sassuolo rappresenta una sicurezza del reparto difensivo Lazio.

RADU 7 Zaniolo era un brutto cliente, riesce a tamponarlo bene e alla fine il ragazzo prodigio non combina più di tanto. Il Rumeno più Romano di tutti riesce a farsi ammonire in pieno recupero per screzi con Kolarov, non molla mai, nemmeno a risultato praticamente acquisito.

MARUSIC 6.5 Combatte, lotta ma gli manca sempre qualcosa. È in crescita come forma, speriamo  che la concorrenza di Romulo lo spinga a dare ancora di più.

LULIC 7.5 Uno dei migliori, è una spina nel fianco destro della Roma. Corre e si propone continuamente, quando vede le maglie giallorosse si trasforma. Questa volta azzecca molti cross anche con il piede sinistro, cosa di solito molto ardua per lui. Lottatore.

LEIVA 8 Un muro insormontabile per la Roma. Tantissimi palloni recuperati, un filtro pazzesco per la difesa biancoceleste e sempre pronto a impostare con eleganza. Se la Lazio ha dominato a centrocampo in lungo e in largo il merito è tutto suo. Il migliore.

MILINKOVIC SAVIC 7.5 Meno bello stilisticamente di altre volte ma molto pratico e indispensabile per questa Lazio. Concreto e cinico nel ripulire tantissimi palloni, fa un lavoro oscuro straordinario, quando hai uno così in squadra è da solo mezza squadra. È mancato un colpo di genio, ma la stagione è ancora lunga e la forma è tornata quasi ai massimi livelli.

LUIS ALBERTO 7 Lo Spagnolo sta tornando ai suoi livelli, Inzaghi gli ha chiesto un ruolo particolare, nel difendere doveva stringere su Marusic diventando centrocampista aggiuntivo, un sacrificio che ha permesso alla Lazio di avere gli equilibri giusti, di avere ripartenze che passavano tra i suoi piedi, sempre pronti a dare giocate di qualità. Non gradisce la sostituzione ma è ancora lontano dalla forma migliore che pian piano sta tornando.

Dal 70’ MARCO PAROLO 7 Entra un minuto prima del raddoppio della Lazio, contribuisce a togliere quel poco respiro rimasto al centrocampo giallorosso.

CORREA 8 Spacca la partita con le sue giocate, con le sue accelerazioni. Sembra assentarsi ogni tanto dal match, poi si accende e per la Roma sono guai. Firma l’assist per il primo gol di Caicedo, si procura il rigore per il raddoppio di Immobile. Cosa voler di più?

Dal 78’ CATALDI 7.5 Di tutti i romani in campo era l’unico non quotato per un gol nel derby e invece Danilo si toglie anche questa soddisfazione, con un sinistro forte non controllato bene dal portiere giallorosso realizza il 3 a 0, secondo gol stagionale per Cataldi, romano e laziale.

CAICEDO 7.5 Sblocca la partita superando in velocità il portiere della Roma e depositando in rete, un gol da attaccante vero rispondendo alle critiche di chi diceva che la Lazio non ha un vice Immobile. Come sempre lotta e da una mano in difesa, tornerà molto utile la sua voglia nello sprint finale verso la conquista di un posto Champions.

Dal 64’ CIRO IMMOBILE 7.5 È in condizione precaria ma vuole dare il suo contributo e ci riesce alla grande, serve l’assist a Correa per la conquista del rigore, che poi trasforma con un tiro non proprio perfetto ma potente.

SIMONE INZAGHI 8.5 Il merito di questa vittoria è suo e del suo staff, delle scelte iniziali nel non rischiare Immobile, di tenere Parolo in panchina per l’estro di Luis Alberto convinto che può dare una mano anche nella fase difensiva, nel dare fiducia a Correa e forse di aver ritrovato la sua Lazio, quella dell’anno passato, spavalda e spensierata. Il cammino è ancora lungo ma la forma sta tornando e la Lazio potrà dire la sua nella corsa Champions.

GIUSEPPE CALVANO


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