A Parigi Si Celebra Il Grande Yves Saint Laurent In 6 Importanti Musei Della Città

A Parigi Si Celebra Il Grande Yves Saint Laurent In 6 Importanti Musei Della Città

Iconiche creazioni dello stilista accanto ai quadri che lo hanno ispirato

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La Fondazione Pierre Bergè celebra i 60 anni della prima sfilata di Yves Saint Lauren, con un evento unico: gli abiti iconici del grande stilista accanto alle opere d'arte che lo hanno ispirato in 6 importanti musei per raccontare la storia di un mito.

L’evento toccherà Centre Pompidou, Musée d’art moderne, Louvre, Orsay, national Picasso-Paris e Musée Yves Saint Laurent, un viaggio itinerante attraverso i più importanti musei parigini, per esaltare il genio creativo e a sancire il legame tra arte e moda, come un dialogo immaginario tra i vestiti e le opere d'arte. Un grade evento per una grande celebrazione, non della nascita anagrafica, non il ricordo della morte, ma della prima creazione sartoriale che lo ha reso unico e irraggiungibile maestro di moda, la nascita non dell'uomo ma del grande stilista. La ricorrenza coincide, anche con l'anniversario di un grande amore tra Yves e Pierre Bergè, suo amico, socio e amante, inseparabili fino alla fine, e non poteva che essere la sua fondazione a organizzare una mostra così originale e curiosa.

A soli 22 anni Yves Saint Laurent presenta la sua prima collezione con il suo nome ed è subito un trionfo senza precedenti, l'allievo diventa più bravo del suo maestro Cristian Dior, deceduto poco prima improvvisamente. Rilancia l'idea della donna elegante e contemporanea, indipendente e lavoratrice proponendo abiti capaci di fondere glamour e rigore sartoriale, l'eccentricità si fonde con la portabilità. La donna YSL prende in prestito alcuni canoni maschili per rivendicare il potere appena acquisito. Inventerà il nudo look, la sahariana, lo smoking e soprattutto il pret-a porter firmato.

Tutti gli abiti nascono da un gesto e come dirà Yves "la moda non è arte, ma ha bisogno di un artista per esistere". Collezionista e amante dell'arte Yves Saint Laurent si appassiona di pittura e scultura e come anticipatore visionario porterà l'arte nelle passerelle, non solo per i riferimenti visivi ma facendoli diventare struttura dell'abito. Un passaggio da quadro a stoffa, dal bidimensionale alla terza dimensione, da statico a opera in movimento, non un'illustrazione ma una costruzione portabile e ammirata anche nelle forme più ardite e originali.

Ora questa capacità di creare moda mettendosi in relazione con le arti, torna nei musei, alta sartoria e grandi capolavori da ammirare insieme a Parigi fino al 15 maggio 2022.

Il primo omaggio di Yves Saint Laurent a un artista è nella collezione autunno- inverno del 1965 ed è Piet Mondrian il prescelto. Si ispira al celeberrimo "Composition en rouge, bleau et jaune" olio su tela del 1929 di Mondrian in cui a cavallo tra le due guerre mondiali, l'artista aveva definitivamente abbandonato il figurativo abbracciando un astrattismo formale e simbologico, Il quadro parte da una ricerca spirituale, di ordine e semplicità ritornando alle forme pure e ai colori primari in una ricerca estrema di armonia.

Catturato dall'essenziale, Yves Saint Laurent propose per la sua collezione, dei cocktail dress in lana e jersey dalle forme semplici, dal taglio rigoroso e geometrico. Non tessuti stampati ma vere e proprie combinazioni di stoffe, ad ognuna un colore, con le cuciture nascoste nelle linee di composizione. Adotta la forma a trapezio per esigenza di sobrietà, comodità e modernità di una donna degli anni '60 dinamica e contemporanea. Mondrian era partito ispirandosi alla natura e ai principi vitali uomo- donna, nell'abito di Yves Saint Laurent il tema non viene banalizzato ma le linee essenziali ritornano al loro punto di partenza e si adagiano su corpi veri, vivi e in movimento, portando l'arte nelle strade e nella quotidianità.

Uno di questi magnifici vestiti è in mostra nel Centre Pompidou proprio accanto al quadro di Mondrian da cui si è ispirato, mentre al Louvre è l'oro il protagonista indiscusso. Con i colori della sabbia di Marrakech, le giacche che si ispirano anche alla preziosità degli stucchi e dei decori della Gallerie d'Apollon. Al Museo d'Orsay troviamo invece insolite geometrie che catturano l'attenzione, nel mentre nel Museo Picasso è in mostra una pelliccia di volpe verde e le giacche degli anni '80 di chiara ispirazione cubista. Il viaggio nei musei termina nel suo archivio, mettendo ordine nelle tappe principali della creatività del genio.

Con le creazioni di Yves Saint Laurent la moda si consacra definitivamente come arte trovando suo giusto posto espositivo nei musei, diventando parte importante per il racconto della storia.

Chiara Sticca

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