A Ischia c’è un artista che riesce a immortalare lo splendore dei colori dell’isola trasferendoli su lana, seta e cashmere per dare vita a capi e accessori moda unici ed originali. Bettina Buttgen, infatti, è la stilista e textile designer che, con un lavoro esclusivamente artigianale ed ecologico, colora i tessuti per creare sciarpe, stole, arazzi, gioielli che si caratterizzano per essere delle piccole opere arte da indossare. Una tedesca innamorata dell’isola d’Ischia tanto da decidere di viverci per sempre in simbiosi con il paesaggio considerando il suo successo quello di fare conoscere al mondo le sue creazioni proprio da un piccolo angolo di paradiso rifuggendo le modalità effimere di chi esercita nelle grandi capitali della moda. Quello che colpisce del personaggio non è solo la sua bravura ma la passione che mette in ogni piccola cosa che realizza con una sensibilità che la porta ad emozionarsi ogni volta che parla del suo lavoro. E poi c’è quella sua particolare attenzione per la tutela dell’ambiente che la porta a usare materiali frutto di riciclo oltre ad essere attenta ai bisogni dell’umanità aiutando, nel suo piccolo, a incrementare il lavoro di comunità di donne meno fortunate. Troviamo Bettina nell’atelier laboratorio di via Giovanni Mazzella, 210 a Forio dove prova a raccontarsi rivelando tutta il suo carattere di donna vera e forte ma anche estremamente dolce.
Come nasce la sua attività di artista sull’isola d’Ischia?
Dipingere tessuti è sempre stata la mia passione e ho iniziato a farlo sin da giovane nel mio paese d’origine. Oltre a questo, in Germania facevo la costumista e avevo una vita molto frenetica passando da uno spettacolo all’altro. A un certo punto non avendo tempo per me stessa e per gli altri, ho avuto la necessità di ritrovare le mie radici rispettando quell’amore per la natura che ho sempre avuto. E proprio a Ischia ho ritrovato la mia via di fuga innamorandomi di quest’isola e decidendo di ripartire proprio da qui mettendo a frutto le mie passioni come la pittura e il cucito. Anche grazie all’incontro con il mio attuale marito, mi sono potuta stabilire in questo splendido posto realizzando la mia attività e il mio atelier che dal 1993 mi sta dando grandi soddisfazioni.
Ci può raccontare come realizza una sua creazione tessile?
Tutto ha origine dalle sete, dal cashmere e dalle lane completamente bianche. Questi tessuti vengono poi trattati con i colori allungati con acqua per poi essere arrotolati nella carta di giornale e cotti nel forno dove il liquido viene trasformato in vapore. Il mio procedimento di lavorazione è ecosostenibile, infatti si basa sul pieno riciclo di ogni materiale e non uso i colori derivati dai fiori perché si generano troppi rifiuti. Non ci sono colori che privilegio usare ma uso, piuttosto, ricercarli nella natura con tutte le sfumature che può regalare. Per me è importante creare capi che non soddisfano solo me ma che possono soprattutto piacere agli altri. Infatti sono veramente felice quando leggo negli occhi delle persone il gradimento per le mie creazioni perché è come se riuscissi a realizzare i loro sogni e a determinare fra me e loro uno scambio di anime.
Ischia per lei costituisce una fonte di ispirazione per il suo lavoro?
Assolutamente si. E’ un’isola troppo particolare che ti appassiona non solo per grandi spettacoli come albe e tramonti ma anche per le piccole cose come possono essere delle gocce o una foglia. E poi c’è quel colore particolare che qui le rocce assumono ogni volta che si bagnano e asciugano.
Ultimamente cosa sta realizzando con i suoi tessuti?
Al momento molti accessori moda come collane bracciali anche abbinati con foulard per creare armonie. Pensando che non tutti possono permettersi un capo importante realizzo anche piccole cose in modo da rendere le mie creazioni accessibili a tutti. Visto, poi che gli uomini che vengono a trovarmi stanno aumentando sempre di più, ho ripreso a creare i piccoli foulard da taschino abbinabili a gemelli in colore oltre a sciarpe mai troppo convenzionali.
C’è qualcosa che ha fatto di cui va particolarmente fiera?
In realtà apprezzo la mia testardaggine che mi permette di realizzare sempre quello che voglio. Così la mia soddisfazione è fare tante prove ma poi ottenere il risultato sperato quasi come un traguardo. Spesso finisce poi che mi affeziono alle cose che faccio per cui rimangono in esposizione senza destinarle alla vendita.
Ha un sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe insegnare questa mia arte, non ho nessuno a cui tramandare quello che ho imparato e realizzato e mi spiace pensare che tutto questo possa morire con me. Negli ultimi anni, poi, la mia ispirazione sta diventando sempre più etica. Cerco di interrogarmi da dove vengono i materiali che uso stando attenta che non facciano parte di uno sfruttamento umano o animale. Credo che il rispetto del pianeta sia fondamentale così come preservare la grande bellezza di Ischia da sempre considerata l’isola verde. Pertanto sono molto attenta all’uso delle materie prime. Ora, infatti, ho scoperto i sari riciclati che le donne del Nepal lavorano con pettini di ferro trasformandoli in filati che sto usando per realizzare gioielli molto particolari. Così come la vendita dei miei orecchini in macrame in collaborazione etica e solidale con una piccola realtà artigianale di donne thailandese in modo da aiutare queste donne a vivere una vita più normale. Infondo, nelle mie creazioni c’è molta multiculturalità non a caso nei piccoli shooting che ho organizzato i miei modelli sono sempre stati extracomunitari integrati sull’isola. Sono molto contenta, poi, di essere stata inserita nel network di ecofashion “vesti la natura”, una rete che regala la possibilità di trovare negozi, brand e artigiani che vendono oppure producono moda sostenibile.
Avere un’attività sull’isola ha limitato il suo successo?
Me lo dicono tutti ma io mi nutro di quest’isola. Mi hanno offerto lavori importanti ma mi sento troppo radicata qui e anche d’inverno ci sto benissimo. Il mio successo è nato qui e resta qui
Quello che realizza è diretto più ai turisti oppure lavora per aziende e tramite Internet?
Le mie creazioni sono acquistate soprattutto dai turisti, infatti ho clienti affezionati che vengono da tutto il mondo. Una piccola esposizione delle mie creazioni è anche presso “loStudio” una bellissima galleria e bookshop all’interno del Castello Aragonese di Ischia Ponte dove l’arte viene trattata nel rispetto di tutte le sue espressioni. Riguardo alla vendita tramite Internet sto cercando di organizzarmi perché ho una grande richiesta. Solo non è facile perché ogni capo che realizzo ha una sua esclusività ed è difficile fare sul web la vendita per capi individuali ognuno con una propria foto e una propria storia.
foto di copertina di Giuseppe Greco
Rosario Schibeci
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