Ragazzi benvenuti nella nostra redazione : Una piccola introduzione dei componenti della band con nome e ruolo e poi siamo curiosi di capire il nome del vostro gruppo?
Ben trovati voi della redazione di Unfolding Roma Magazine.Noi WA ci siamo costituiti agli inizi del 2000. Paolo Palazzoli ( Eono ) al basso elettrico,voce e chitarre e Roberto Cosimi al pianoforte, tastiere e voce.
Diversi anni fa ha collaborato con noi due per la realizzazione della nostra opera rock, Peacegames, il batterista Elia Micheletto, un musicista di grandissimo talento, in termini di tecnica dello strumento, stile, sensibilità artistica ed espressiva.Dopo quell' esperienza insieme, io e Paolo con Elia abbiamo deciso di concentrare le nostre energie per consolidare questo organico in trio, che già aveva dimostrato in diversi concerti di essere molto performante, per approdare quindi alla realizzazione di un live in studio, dove si esprimesse al massimo questa esperienza sinergica. Ed ecco la nascita del CD "ARCHANGEL" pubblicato da Videoradio e distribuito da Self.Il nostro nome "WA" deriva all' origine da un fonema africano di una tribù della Costa D' Avorio, il cui significato è: " il manto della madre che avvolge il mondo". Tutto in "WA"! singolare, vero!? Ci ha talmente affascinato il pensiero in esso racchiuso, così criptico, tutto in due vocali, che lo abbiamo adottato per il nostro nome.E devo dire che ben ci rappresenta. E' un suono di speranza emesso a gran voce che esprime il desiderio di riedificazione dell' umanità intera, nel segno della vera pace nel cuore di tutti gli uomini.
Un disco dal sapore nostrano ai confini del jazz talvolta con spunti melodici degni della cultura italiana, qualche lieve accento jazz-rock ed etnico. Che importanza ha per voi la contaminazione musicale in fase compositiva?
Abbiamo sempre scritto musica seguendo la nostra ispirazione, nell' accezione più autentica.Poi segue un meticoloso lavoro compositivo di strutturazione formale del brano.L' accostamento ad un certo genere per ogni specifico brano, è la risultante di una messa a punto dell' arrangiamento.E' l' anima del brano stesso che ci porta a dargli una determinata sonorità piuttosto che un' altra.Per fare due esempi. Il brano "Warchangel" nasce come una "breve rapsodia" al piano in "forma libera" di "classica contemporanea" mentre nel trio ha assunto una dimensione accostabile alla fusion/ progressive.Era naturale che prendesse questa forma."Tu Ci Sei" è una canzone d' autore di Palazzoli ( Eono), nel trio si è trasformata quasi in un brano da "musica da film".
Si evince dal vostro lavoro un’esigenza di parlare al cuore, alla parte emotiva dell’ascoltatore, le vostre idee musicali appaiono evidentemente libere da gratuite complicazioni musicali, puntano al sodo, alla bellezza anche nelle parti più’ cool, qual’è il giusto equilibrio tra cuore e ragione nel vostro mondo compositivo?Parlando di cuore, volevo chiedervi se come tanti artisti in questo momento sposate la vicenda del nostro Giulio Regeni portando nei vostri live lo striscione oppure l'adesivo giallo in ricordo di questo povero ragazzo; che idea avete della vicenda?
Grazie per questa interpretazione della nostra musica. Penso che abbiate centrato l' anima stessa di noi WA. Per primo deve essere il cuore di chi scrive, di chi suona ad emozionarsi e a commuoversi.E' molto importante.L' emozione fa sentire lo strumento, lo rende simbiotico con te stesso.La musica stessa si diffonde quindi con un' energia la cui vibrazione trasmette l' autenticità di un artista. Quando un ascoltatore la percepisce ne viene inevitabilmente coinvolto. Tengo a puntualizzare che è indispensabile differenziare però i due concetti "complesso" e "complicato". In Archangel ci sono "complesse", anche se fluide, strutture armoniche e formali.Basti pensare alla stesura del 3° brano "Warchangel", la parte corale di "Tu ci Sei","Beati Angeli".Se ci fate caso ci sono movimenti contrappuntistici concettualmente impegnativi.Sicuramente, per il raggiungimento di un senso estetico a cui è giusto puntare, è fondamentale darecoerenza alla scrittura eliminando ciò che di superfluo ne compromette l' organicità. E' molto interessante la seconda parte della domanda. L' equilibrio.Cuore e ragione cooperano, si alimentano secondo misteriosi percorsi.La musica oltre che ad essere un arte, è un linguaggio, e ha delle regole per renderla codificabile.Ma queste regole estetiche sono sopravvenute nel corso della storia facendo seguito ad esigenze espressive dell' anima.Quella di Regeni è una vicenda allucinante! Più importante di una qualsiasi lettura politica, ritengosi debba essere più che altro vicini al dolore di questa famiglia. Perdere un figlio in quel modo non esiste!
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
La musica è condivisione di emozioni, esprimete principalmente voi stessi o scrivete per donare a priori di quello che sentite emozioni agli altri?
In tutta sincerità, ogni musicista scrive, suona e si esibisce per un godimento personale, prima di tutto.Il condividerlo è comunque intrinsecamente legato a questa forma d' arte.Questo personale piacere, viene poi trasmesso a chi ascolta.E' per questo motivo che il pubblico apprezza un concerto.Se il musicista si diverte suonando su un palco scenico anche il pubblico si diverte a sua volta apprezzandone la sua performance.Però quello che fa un musicista è in ogni caso donare tutto se stesso.E devo dire che questa è una grande forma di generosità propria dell' arte.
Possiamo sapere che "emozione" oppure sensazione vi ha dato la morte di Prince ?
Prince è stato un artista geniale, a dir poco. La sua morte ci ha rattristato molto, indubbiamente.Un senso di sgomento. Poi è stato un musicista estremamente presente nella nostra generazione.E oltretutto, in questo particolare momento in cui versa il nostro settore artistico, la notizi ha avuto un effetto ancora maggiore sul nostro stato d' animo.
La ricerca e la rincorsa alla verità di questo straordinario artista può portare a sminuire la sua potenza scenica?Avete intenzione di aprire un vostro concerto con una versione Jazz di "Purple rain"?
La verità di un artista è la sua opera intramontabile. E' per sempre ed è per tutti.La sua vita personale è solamente un "effetto collaterale" della sua esistenza. Nulla può, quindi anche nel suo caso, sminuire ciò che è stato e sarà sempre.Si, abbiamo pensato di tributare un suo brano. Lo faremo sicuramente ma non Purple Rain.La scelta cadrà su qualcosa di più attinente per la resa del nostro trio.
Sin dal mondo musicale dell’antica Grecia si intuì che differenti musiche hanno differenti effetti sull’ascoltatore, se doveste descrivere Archangel in questi termini quale sarebbe l’obiettivo di questo disco? Ritenete di averlo raggiunto?
Si assolutamente, è stato raggiunto. L' obbiettivo di Archangel è esprimere nel modo più autentico la nostra musica. Perché il live in studio per trio porta con se solo la verità di quel magico momento.Senza veli, senza compromessi.Il trio è una delle realizzazioni più impegnative da portare a compimento per dei musicisti. E' un organico che deve avere un equilibrio perfetto di intesa, timing, espressione, inter-play.Ci siamo riusciti. Sicuramente anche per merito dell' Arcangelo a cui è dedicato il CD:"San Michele Arcangelo".
1986-2016: trent'anni fa il primo 'ping' che collegò l'Italia a Internet : vi considerate social dipendenti ?Con la vostra musica riuscite a far alzare la testa dei tanti ragazzi che vediamo chinati sui propri smartphone ? Vi fanno un pò tristezza ?
Social dipendenti? beh, esclusivamente per esigenze professionali. Tutto il lavoro circuita nel web.Più che di tristezza, parlerei di una dimensione psico-sociologica inquietante!Se queste generazioni non si svegliano fuori il nuovo ordine-mondiale se le magia a colazione!E lo farà dando loro l' illusione di avere ottenuto un' "irrinunciabile" emancipazione giovanile.Noi che operiamo nella musica e anche voi, importantissimi organi di diffusione culturale, facciamoil possibile per sollecitare in loro curiosità, senso della bellezza, emozioni positive.C' è stata nell' ultimo decennio una scellerata corsa al ribasso qualitativo della propostadi intrattenimento musicale. Parlo più che altro del main-stream della comunicazione.Il risultato è stato una dannoso condizionamento che ha portato gradualmente, soprattuttole nuove generazioni, che hanno meno memoria storica, a perdere, o a non potere sviluppare, gradualmente gli strumenti naturali di codifica rispetto all' ascolto della vera musica. Significa quasi che molti di loro: non sanno più cosa è!Questa è la grande e difficile sfida per il prossimo decennio, cioèil recupero di questa sensibilità nei giovanissimi.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Milano è una città che apprezza il vostro genere ?
Si, sicuramente. Milano è tradizionalmente aperta sul piano ricettivo,ad ogni forma di espressione artistica, e in particolare verso contesti musicali vicini al nostro genere di musica.Non a caso è una delle capitali della cultura Europee,anche per la sua grande tradizione musicale.
Avete la possibilità di avere la Svizzera a pochi passi vi esibite spesso in quel paese ci sono notevoli differenze di ingaggi ?
Nei cantoni elvetici andremo sicuramente. Vi sono interessanti festival con i quali siamo in contatto.Come quello, molto prestigioso, di Lugano.Per la seconda parte della domanda mi sento di dovere deviare la mia risposta con una riflessione sulla condizione del settore musicale nella nostra nazione, o meglio in generale del settore artistico.Se in Italia non si vedono a breve scelte governative degne di un paese civile in merito all' arte, assisteremo ad un esodo in massa di musicisti, artisti, registi, sceneggiatori, etc. Non si tratta quindi, tanto di un diverso tipo trattamento economico ma di una reale prospettiva di vita.I nostri governi non hanno ancora capito che con contenuti investimenti in questi settori si puòavviare un volano produttivo che alzerebbe addirittura il PIL nazionale.Oltre ad evitare la perdita di un patrimonio equivalente ad intere generazioni di intellettuali.L' arte è un patrimonio da salvaguardare e incentivare. Non ci sono alternative.
Parliamo un po’ dei singoli brani: "Green Moonstone”, un po’ una ouverture meditativa che introduce il disco ha le fattezze dell’evoluzione di una jam in sala prove più che dalla “composizione a tavolino”. Come nascono in genere i vostri brani?
Questo è un brano di Palazzoli ( Eono). si tratta di una preghiera molto evocativa "in spirito indiano".Fu ispirato durante una permanenza in California dove conobbe gli indiani Cherokee che glifurono presentati da una amica di Los Angeles.Per rispondere alla seconda parte della domanda devo dire che ogni brano ha una sua storia a se stante, un luogo proprio dove è stato concepito, un periodo di vita particolarelegato solo e a quella particolare musica.Si potrebbe dire che ogni musica è una breve colonna sonora di un percorso di vita.
In “Just wanted” ho potuto intravedere un sapore molto “King of convenience” è una mia impressione o questa nota band fa parte del vostro background?
Si li conosciamo, il loro sound è gradevole, ma non sono presenti nel nostro background musicale di ascolto."Just Wanted", di Paolo Palazzoli (Eono), essendo stata concepita durante un nostro tour nelle Isole Di Capoverde, ha assunto in trio una veste più latin-jazz, benché avesse all' origine come modulo ritmico l' andamento della danza Zouk tipica de' arcipelago.
Particolarmente toccante l’ultima traccia, “Beati Angeli”. Il leitmotiv del vostro sound sembra essere la dimensione vocale corale, collettiva, fuori da regole individuali, siete molto affiatati anche nella vita o è un fattore prettamente musicale?
Brano dedicato ai cori celesti e al mondo invisibile delle sfere più alte.Esso rappresenta un ingresso solenne nel tempio.Qui probabilmente il nostro spirito in fase compositiva è stato condotto per mano da queste speciali e beate emanazioni.Per noi WA è indispensabile il nostro forte legame di amicizia.Esso è imprescindibile ed è come una sorgente vitale per la nostra musica.
Prossimi concerti?
Abbiamo in definizione di data una decina di eventi nel corso del' estate.E per l' autunno stiamo contattando i festival Jazz più importanti.
Progetti per il futuro?
A livello discografico per il 2017 sicuramente la pubblicazione di un secondo progetto per trio sempre con Beppe Aleo e Maurizio Bianchini di Videoradio.
Claudio Merico
© Riproduzione riservata