Marco Capellacci

Marco Capellacci

La sensibiltà, il Silenzio, e il linguaggio del disegno.

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Ciao Marco, è un piacere avere un illustratore nel nostro salotto virtuale dedicato all'arte e al disegno. Benvenuto da tutto il gruppo di UnfoldingRoma.com

Ciao Manuel, è un piacere anche per me essere qui e rispondere alle domande di Unfolding.

Sei anche tu bloccato per il Covid19?

In parte sì. In Francia non c'è la situazione che c'è in Italia riguardo il Covid19 anche se le difficoltà ci sono, ad esempio il 9 marzo dovevo essere a Parigi per la mostra collettiva les Crocs Électriques alla Galerie arts factory, una galleria che si trova nel quartiere Rue de charonne.Sono stati molto comprensivi e mi attendono per quando è finito questo incubo che ci obbliga tutti fermi.

Sei molto attivo con il disegno, è la tua modalità comunicativa preferenziale?

Sì assolutamente! Disegno sei giorni su sette. Non posso farne a meno di disegnare da sempre!Cambiano le stagioni ma la mia biro e il foglio sono sempre li che mi aspettano.

Tu sei un illustratore particolare, riesci ad esprimere un mondo interno con molta emotività ed i tuoi disegni hanno qualcosa di ancestrale ed atavico. Credi che sia per la tua particolarità di essere Sordomuto?

Non saprei rispondere. Per me il silenzio è la cosa più naturale del mondo, un colore bianco. Candido. Una cosa innata. Non ho mai pensato che fosse merito della disabilità dal momento che per me non è stato "un avere di meno” ma un ascoltare attraverso altro. Io ascolto in modo diverso.

Come è stata la tua formazione dall'inizio dei tempi fino a questi giorni?

Quando avevo 18 anni, ho cominciato a fare esperienze come regista d'animazione con due film "Le Fobie Del Guard Rail " e "La virgola nel cassetto " distribuito da Ottomani Laboratori e Vivacomix. Prima dell'illustrazione, mi sono formato nell'animazione. Soprattutto andare ai festival e imparare strada facendo è stato molto istruttivo e formativo.

E' stato difficile emergere come illustratore nel corso di questi anni?Hai dovuto affrontare molte sfide?

Tantissime, Sì. Per me trovarmi faccia a faccia con le culture editoriali Francesi con cui lavoro a distanza come illustratore, mi ha fatto capire che la crescita non è mai finita. Ancora oggi mi dico che conosco solo 2% dell'illustrazione!

Il tuo libro illustrativo si chiama “Metterò la zizzania nelle vostre case”. Come mai questo titolo particolare e di cosa tratta?

Quando mi sono trasferito dalla campagna alla città, ho cominciato a disegnare le novelle basate sulle malelingue condominiali : suocere che fanno rompere i matrimoni, uomini castrati dalle donne e viceversa, ragazzini allo sbando, il falso perbenismo. L'ispirazione mi è venuta una parte da li' . l'altra parte viene da ciò che avevo dentro. Volevo parlare delle conchiglie pregiate in fondo al mare, delle mareggiate, del turismo, dei miei incubi, delle novelle delle grotte e dei scalatori. Nella fase sketch, ho avuto la fortuna di poter confrontarmi con Paola Bristot curatrice del mio libro che mi ha aiutato per l'impostazione dei valori tonali.

Cosa ti aspetti che il lettore delle tue opere possa assorbire dalla tua arte? Il tuo intento è scavarci dentro?

Dare una spiegazione cambia " la visione" allo spettatore.

Senza i miei racconti ho avuto modo di vedere che un disegno trasmette cose diverse alle persone. E' la persona in base alle sue esperienze , il suo vissuto a vedere determinate cose, come se fosse un quadro di illusione ottica di Escher.C'era un disegno intitolato "Ninna Nanna" basato su mia nonna che era malata di Alzheimer e negli ultimi suoi anni di vita mi faceva compagnia. La invitavo alla pazienza e ai ricordi di un cielo stellato. Quando esprimevo il significato alle persone, raccontavano dei loro nonni e dei ricordi dell'infanzia però se vedevano il disegno senza la didascalia, ognuno parlava della sua percezione : i sogni, la fatica degli obiettivi, la tenacia, l'amore anche, la fedeltà nelle relazioni. L'illustrazione è quindi relativa. Interessante.

Hai consigli da dare ai giovani Illustratori che cominciano questa arte? Cosa deve avere un Illustratore per avere successo?

Non sono un illustratore di successo! Se lo fossi sarei a Dubai a sorseggiare qualche Martini. Invece fatico molto perché faccio spola fra Italia e Parigi. E' una fatica che mi sono scelto perché non saprei cosa altro fare, non ho un piano B. E' la vita.Ai workshop d'illustrazione, consiglio sempre di sbagliare tecniche, di leggere molti libri francesi degli illustratori, di provare, di non avere paura e di non disegnare mai aspettandosi pubblicazioni o fama, ma di farlo fondamentalmente per se stessi.Una volta una persona mi disse che voleva cominciare a disegnare per raggiungere il successo e veniva al corso per questo. Però non riusciva ad esprimersi come voleva. E' stato nel momento che ha abbandonato questa "idea" che ha cominciato a essere energico nel tratto . Dopo il corso ha creato una “fanzine” apprezzata nei festival di categoria e ogni tanto ricordiamo insieme ridendoci su di questa sua " pessima partenza iniziale" Questo è un orgoglio per me sopratutto come un mini - insegnante !

Cos'è una “Fanzine?”

Una Rivista, come quella per cui lavoro a Parigi.Le bateau ad esempio è la rivista erotica che ha avuto il lancio alla “yoyo premiere” del palazzo di Tokio di Parigi dedicato ai diritti gender, omosessuali all'erotismo in generale.

Tu come illustratore e artista, come vivi l'erotismo?

Lo vivo in maniera aperta per via della formazione francese. Nella cultura francese disegnano molto con le emozioni unite alla tecnica e si fanno molte domande sulla vita. Adorano " navigare" sul dentro delle cose.

Sono avanti nei diritti della parità della donna, dell'uomo, degli omosessuali, dei transessuali per questo l'erotismo viene rappresentato in molte gallerie e nelle feste di lancio per Libri indipendenti. Non dimentichiamo che Parigi è la città dell'amore, vengono da tutto il mondo per respirare questa aria libera.

Cosa bolle in pentola, che progetti stai portando avanti?

Al momento attendere la fine di questo periodo del virus. Dopo riprenderò i miei festival in corso per il mio libro " metterò la zizzania nelle vostre case, andare a Parigi ed finalmente insegnare! Ma non ci penso perché sono seriamente preoccupato abitando in una zona rossa. Desidero proseguire il mio lavoro con alcuni youtuber come t-shirt illustrator, disegnare, viaggiare e vedere cose che non ho mai visto.

Grazie del tuo contributo. Ultima domanda. Quali sono le cose più importanti che hai imparato nella tua vita?

L'Amore per la Famiglia (Sorride)

Giusto e lapidario. A chi vanno le tue dediche?

Vorrei ringraziare appunto la mia famiglia per avermi supportato, Paola Bristot che mi ha visto nascere, e l'associazione “viva comix”.Alessandro Iannon e ottomani laboratori con Andrea Martignoni e Roberto Paganelli.E soprattutto tutta la Rivista di UnfoldingRoma per avermi concesso questa intervista!

Il piacere è tutto nostro, aspettiamo che finisca questo momento per continuare a seguirti nei tuoi lavori. Grazie a te.

Per seguire l'artista:

Istagram ARTISTA : marco_capellacci

Libro acquistabile su www.mondadoristore.it

“Metterò la zizzania nelle vostre case”

Prezzo di copertina 12 Euro.

A Cura di Manuel Berardicurti

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