La notizia della morte della Regina Elisabetta ha stravolto un po’ tutti. Non solo il popolo inglese ma anche quello italiano. Lei che tanto amava l’Italia. Non dimentichiamo le sue apparizioni storiche nella nostra amata penisola. Oltre ad amare l’arte e la cultura italiana. La Regina d'Inghilterra impazziva per un dolce italiano. Stiamo parlando del millefoglie. Secondo le varie fonti, a preparare quella meravigliosa delizia, era la pasticceria Cavalletti, storica insegna romana. Difatti, nell’aprile del 2021, Valter Luzi ( noto come pastry chef della pasticceria menzionata) ha dichiarato alla redazione del Messaggero:
“A farglielo assaggiare per la prima volta fu un ambasciatore britannico in servizio a Roma. Da quel momento, ogni anno una delle nostre torte Millefoglie veniva spedita direttamente a Buckingham Palace”.
Molti scelgono il millefoglie, per festeggiare ricorrenze come compleanni, anniversari, lauree etc… Pare che il dolce in questione abbia fatto breccia oltralpe. Ogni anno la Regina Elisabetta, vedeva arrivare quel dolce dal sapore italiano.
Nella pagina Facebook della pasticceria Cavalletti, è stato pubblicato un post ‘’ Goodbye my Queen’’, correlato da una foto, che raffigura il famoso millefoglie. Un modo romantico per ricordare un illustre cliente.
Molti di voi vi starete chiedendo ‘’ Cos'è il millefoglie’’. Il millefoglie, è noto anche come Millefeulle o Torta Napoleone. Questo dolce come avete potuto intuire è d’origine francese, molto diffuso anche in Italia. Però esistono varie varianti. Come potete vedere è un dolce con tre strati di sfoglia, che si alternano a due strati di crema pasticcera o chantilly. Esistono anche un’altra variante composta con con strati di panna. La ricetta antica del dolce è ancora un mistero. Anche se nel mondo del web si leggono varie ricette.
Nel 2020, Claudia Cavalletti, aveva dichiarato a Romatoday : “Il segreto rimane segreto. Dietro ogni nostro dolce ci sono lavoro, amore e sacrifici. Sul millefoglie possiamo dire che è rimasto lo stesso di quello che faceva Sergio Cavalletti: la ricetta non è mai stata cambiata, abbiamo mantenuto la tradizione avvalendoci certamente dei moderni mezzi. La cura sta anche nel farlo fresco tutti i giorni con ingredienti di primissima qualità”.
Corsini Alessandro
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