Una Dogana Da Oltrepassare

Una Dogana Da Oltrepassare

Recensione di un AYCE a Ostiense.

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La formula All You Can Est permea la Capitale in ogni suo angolo. I ristoranti, principalmente di cucina orientale, che adottano tale formula vedono una richiesta sempre maggiore. Unfolding Roma è andata alla scoperta di uno di questi: La Dogana Food in via Del Porto Fluviale.

Al nostro arrivo abbiamo goduto di una bella vista: dall'esterno il locale è molto invitante, con un portico ben arredato con sedute e luci che funge da ingresso. Una volta dentro ci ha accolto una vasta sala in cui si estende un grande numero di tavoli. Il caposala ci ha indicato il tavolo e abbiamo preso posto. Solitamente nei ristoranti con AYCE vi è un tablet a disposizione dei clienti da cui è possibile effettuare gli ordini, La Dogana ha optato per un'ordinazione attraverso un'app apposita scaricabile dall'appstore. Nel caso non fosse possibile consultare il menù dal proprio smartphone, è possibile richiedere il classico menù cartaceo. La nostra esperienza da Dogana non parte benissimo: dopo esserci seduti attendiamo parecchio tempo prima che qualcuno, sotto nostro sollecito, venga a prendere le ordinazioni. Nell'attesa abbiamo goduto del servizio di Churrascaria che offre vari tagli di carne, molto succulenti e ben cotti. La qualità della carne è buona: tenera e con una buona marezzatura. Tra una coscia di pollo alla birra e una spuntatura al BBQ, abbiamo avuto modo di osservare l'arredamento. La sala è grande, al centro vi sono tre grandi banchi adibiti al buffet fai da te. Poco più in là vi è la zona cucina e preparazione delle portate, totalmente a vista. Addobbi floreali spuntano qua e là dalle pareti e dalle colonne che dividono la grande sala. Finalmente arrivano le portate. Porzioni abbondanti, giuste per chi non vuole esagerare con gli ordini. Il pesce del sushi è in linea con la media dei sushi-restaurant romani mentre il riso è poco comprato e rende difficile la presa con le bacchette e impossibile quella con la forchetta. Nigiri, Uramaki, Temaki e tutti i classici roll sono appetibili e gustosi, le cose cambiano quando entra in gioco la fusion. Un troppo generoso uso delle salse alla frutta copre il delicato sapore del pesce e del riso rendendo alcuni piatti dolciastri e squilibrati. Idem per il Teppenyaki: la frittura non risulta croccante e al gusto è un po' unta. Tra le nostre richieste abbiamo avanzato un tonno tataki che si è rivelato condito sapientemente nonostante la durezza del pesce. A favore del La Dogana Food va il fatto che, a differenza dei suoi concorrenti, il dessert è incluso nella quota fissa. La scelta dei dolci e vasta ma non originale, se però si considera che è la stessa dei ristoranti che impongono prezzi un po' eccessivi, allora non può che essere un merito ben dato. Il prezzo fisso in cui sono inclusi i dolci è coerente con le tariffe della Capitale, le bevande invece hanno un prezzo leggermente minore e decisamente più onesto. A cena terminata abbiamo lasciato il locale decisamente pieni e soddisfatti. Tutto sommato non bisogna avere grandi aspettative negli AYCE che però sembrano allargare sempre più i loro orizzonti e La Dogana si pone proprio a passaggio tra un discreto ristorante e un AYCE alla ricerca di una marcia in più. Unfolding Roma promuove con una sufficienza La Dogana Food, conscia di aver comunque trascorso dei bei momenti in un posto godibile e dalla cucina modesta.

Gregorio Pastorelli 

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