Oggi andiamo a conoscere il progetto Eurica con il quale, grazie al finanziamento della comunità europea con il programma Eramus+, ha voluto favorire la conservazione della cucina rituale, nei suoi tratti etnoculturali, nonché del folklore e delle tradizioni ad essa connesse attraverso lo sviluppo di una metodologia per la digitalizzazione e la creazione di rappresentazioni digitali di ricette rituali tali da poter essere integrate nello spazio culturale virtuale dell’Europa e quindi essere accessibili a livello globale.
Hanno partecipato al progetto l’Università libera di Burgas come Coordinatore di progetto, L’Università Portucalense Infante D Henrique-Cooperativa De Ensino Superior CRL e il Municipio di Lousada del Portogallo, il Museo Etnografico Open air della Lettonia e il Culture College Lettone ed infine il Regional Historical Museum di Burgas in Bulgaria. In qualità di partner associato per la Speha Fresia, ha partecipato, diremmo molto attivamente, la Pro Loco di Priverno.
Il Progetto Eurica ha avuto inizio a novembre del 2020, sarebbe dovuto terminare il 31 ottobre del 2022 ma a causa di alcune vicissitudini e ritardi, è stato chiesto un prolungamento, pertanto il progetto terminerà ufficialmente il 31 marzo del 2023.
Il Progetto EuRiCa si è impegnato a contribuire e favorire la conservazione della cucina rituale attraverso lo sviluppo di una metodologia per la digitalizzazione e la creazione di rappresentazioni digitali di ricette rituali per essere accessibili a livello globale. Ma cosa è la CUCINA RITUALE. La cucina rituale o una ricetta rituale non è un piatto tipico ma una ricetta, un cibo legato alla cultura e alla tradizione. Si tratta in tutto e per tutto di un Bene del Patrimonio Culturale nazionale, in questo caso un bene culturale immateriale.
Tutti noi sappiamo cosa è un bene culturale materiale, ad esempio il Colosseo, L’abbazia di Fossanova o quella di Montecassino, il Laooconte dei Musei vaticani o il Marco Aurelio in piazza del Campidoglio, ma cosa è un bene culturale immateriale?
Il patrimonio culturale non è solo monumenti e collezioni di oggetti ma anche tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, artigianato tradizionale.
Questo patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza non risiede nella manifestazione culturale in sé, bensì nella ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra. Ad esempio tra i beni immateriali italiani riconosciuti dall’UNESCO abbiamo l’Opera dei pupi siciliani, il Canto a tenore sardo, il Saper fare liutario di Cremona o la Dieta mediterranea.
Ma ritorniamo al nostro progetto, in questa cornice di preservazione di un bene culturale immateriale come la cucina rituale, che possiamo collegare alla demoetnoantropologia, il progetto Eurica, con tutto il suo consorzio, si è impegnato nella realizzazione di 4 prodotti di progetto.
Il primo prodotto intellettuale, sviluppato per primo è stato il frutto di una ricerca condotta dai partner nei relativi paesi allo scopo di creare una guida alla digitalizzazione. Si è puntato a sviluppare una metodologia appropriata per lo sviluppo ed il miglioramento delle competenze utili per la creazione di presentazioni digitali di ricette rituali e per la loro diffusione ed accessibilità globale. Lo sviluppo di linee guida pratiche di facile utilizzo su come effettuare la digitalizzazione è fondamentale per l'implementazione di successo della metodologia proposta.
Il secondo prodotto intellettuale è stato realizzato proprio sulla metodologia frutto della ricerca condotta dal partenariato. Hanno dato vita ad un corso di formazione composto di 4 moduli e realizzato interamente in formato e-learning. Una formazione asincrona su una piattaforma basata su un sistema open source ovvero il sistema MOODLE.
Il partner bulgaro, nonché coordinatore ha realizzato la piattaforma e-learning che ha ospitato il corso di formazione, quindi studenti di tutti i paesi partner, hanno frequentato il corso e portato a termine tutti i moduli didattici. Sono stati quindi in grado di avere tutte le competenze per rintracciare e digitalizzare le ricette rituali, dando vita alla prima sperimentazione e aprendo la strada ad una nuova metodologia di salvaguardia e preservazione del bene culturale immateriale.
La realizzazione del terzo prodotto intellettuale è stata preceduta dalla realizzazione di una ricerca condotta da uno dei partner portoghesi (l’università portucalense) per identificare i canali di comunicazione più idonei e funzionali a promuovere la promulgazione delle ricette rituali digitalizzate. L’obiettivo principale di questa azione di progetto è stata una raccolta di ricette rituali digitalizzate da tutti i paesi partner. Gli studenti di ciascuna organizzazione partner che hanno completato con successo la formazione hanno preparato almeno 5 presentazioni digitali di ricette rituali del loro paese. Sono stati quindi aperti un canale Youtube e altri account di social media come Instagram, mentre la pagina facebook è stata aperta ad inizio progetto.
L’ultimo prodotto del progetto è stata una ricerca, sfociata in un report internazionale incentrato sulla portabilità della metodologia sviluppata da Eurica per la digitalizzazione di altri tipi di oggetti del patrimonio culturale. Sono state raccolte raccomandazioni e orientamenti pratici su come utilizzare questi metodi nel processo di digitalizzazione, presentazione e conservazione di altri tipi e classi di oggetti del patrimonio culturale.
Per maggiori informazioni visita
Il sito di progetto: www.eurica.eu
La pagina facebook di progetto: https://www.facebook.com/Euricaproject
Il canale YouTube di progetto: https://www.youtube.com/@euricaproject
Alessio Capponi
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