In data odierna ci ha lasciati, a 73 anni, Pierluigi “Piero” Frosio, capitano del Perugia “dei miracoli” e in seguito tecnico di varie compagini, tra le quali il Monza.
Nato a Monza il 20 settembre 1948, Frosio inizia la sua carriera da calciatore (difensore) fra le fila della Pro Sesto di Sesto San Giovanni (nella Serie D 1967-’68 e 1968-'69), per poi vestire le casacche di Legnano (due anni in Serie C, dal 1969 al 1971), Rovereto (Serie C 1971-’72) e Cesena: appunto in maglia cesenate conquista una promozione in Serie A (la prima del sodalizio romagnolo) nel 1972-’73, difendendone i colori anche la successiva annata in massima divisione.
Nell’estate 1974 ha luogo il passaggio al Perugia, in cadetteria: quello che sembra un passo indietro consiste, invece, nell’inizio di un grande rapporto, con tantissime soddisfazioni.
Frosio resta, infatti, fra la fila del “Grifone” per ben dieci anni, diventandone capitano e “bandiera”, contribuendo a scrivere le pagine più gloriose della storia del club umbro: dopo la promozione (la prima della compagine perugina) in massima Serie del 1974-’75, nel 1978-'79 si sfiora un clamoroso scudetto, conseguendo un incredibile secondo posto in prima divisione diventando la prima formazione della Serie A in grado di chiudere imbattuta il campionato (conquistando la qualificazione alla Coppa UEFA 1979-’80).
All’attivo anche la conquista di un trofeo continentale: la Coppa d'Estate (edizione speciale della Coppa Intertoto) del maggio 1978.
Terminata l’esperienza in Umbria nel 1984, si accasa al Rimini, in Serie C-1, per poi appendere gli scarpini al chiodo nell’estate 1985.
La carriera da allenatore inizia all’amato Perugia, nello stesso 1985, per poi passare al Monza, guidato nel triennio 1987-1990: la prima (trionfale) stagione vede i “bagai della Brianza” conseguire la promozione in Serie B (vincendo il girone A di Serie C-1, a pari merito con l’Ancona) e la Coppa Italia di Serie C (nella doppia finale con il Palermo, piegato per 2-1 al ritorno in Brianza -nell’ultima gara disputatasi al vecchio stadio “Gino Alfonso Sada”- dopo lo 0-0 dell’andata in Sicilia).
Tecnico innovativo, le stagioni successive lo vedono alla guida di Atalanta, Como, Modena, Ravenna, Novara, di nuovo Monza, Padova, Ancona e Lecco.
Oltre a ciò, Frosio maturò esperienze da dirigente sportivo e fu opinionista televisivo, apprezzato sia per la sua competenza sia per la sua signorilità.
Giuseppe Livraghi
Fonte della fotografia: dominio pubblico (Pierluigi Frosio nella stagione 1975-'76, ai tempi della sua militanza al Perugia)
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