Milan in trasferta a Lecce, chiamato a rispondere alle critiche piovute dopo il match buttato contro la Roma e l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Torino. Un campo difficile, contro una squadra in forma e fino a questo momento imbattuta nel 2023, cominciato con la vittoria casaliga contro la Lazio e il pareggio a reti inviolate a La Spezia.
L'approccio dei rossoneri è diametralmente opposto da quanto richiesto dal loro allenatore durante il breve ritiro, perché il Lecce parte fortissimo e trova il vantaggio nel giro di tre minuti, con un errore in uscita di Kalulu che pemette a Di Francesco di riconquistare palla nei pressi dell'area e piazzare un cross che inganna Theo Hernandez e si trasforma in autogoal. I padroni di casa, sulle ali dell'entusiasmo, cercano subito il raddoppio con lo stesso Di Francesco, il cui diagonale esce di poco a lato.
Il primo squillo rossonero è di Pobega, al decimo, che si libera bene in area ma trova Falcone sulla sua strada, sulla cui respinta Giroud non è bravo nel tap-in, anche a causa del rimbalzo del pallone proprio davanti al suo piede. Una luce flebile nel buio totale della prestazione milanista, perché il dominio leccese riprende subito dopo e si concreta col goal del raddoppio a metà della frazione, quando Baschirotto in area salta in testa (ancora) a Kalulu e capitalizza al meglio il lancio di Hjulmand da fuori area. Poco dopo, Gendrey ha sulla testa il pallone addirittura del terzo goal, ma non inquadra la porta.
Per rivedere il Milan bisogna aspettare gli ultimi minuti, quando Giroud impegna Falcone di testa, ma le squadre scendono negli spogliatoi coi padroni di casa in vantaggio meritatamente per due reti a zero.
Nella ripresa, Pioli manda in campo Dest e Messias, ma soprattutto la sua squadra cambia atteggiamento, pressando più alto e mettendo maggiore aggressività. Il Lecce tiene duro, ma non può nulla quando Leao s'inventa una rete dal nulla, calciando da posizione defilata sulla sinistra e ingannando Falcone sul suo palo, coperto da un compagno di squadra. La rete del portoghese risveglia il Milan, che a venti minuti dalla fine del tempo regolamentare trova il pareggio, grazie ad una sponda di Giroud (male la sua partita fino a quel momento) a liberare in area Calabria, che non sbaglia.
A questo punto sono gli ospiti a crederci e provano a riversarsi in avanti alla ricerca del goal-vittoria, ma la beffa è dierto l'angolo e per poco Tomori non fa un altro auogoal nel tentativo di allontanare dall'area un pallone pericoloso. I rossoneri si salvano, ma da quel momento non costruiscono più nulla e devono accontentarsi di un magro punticino, che suona un po' come un addio molto anticipato allo scudetto.
FORMAZIONI UFFICIALI:
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Pezzella (62' Gallo); Blin, Hjulmand, Gonzalez (62' Maleh); Strefezza (89' Oudin), Colombo (72' Persson), Di Francesco (72' Banda). All. Baroni
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (86' Kjaer), Kalulu, Tomori, Theo Hernández (46' Dest); Pobega (86' Vranckx), Bennacer; Saelemaekers (46' Messias), Díaz, Leao; Giroud. All. Pioli
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