[EA Sports Supercup 2022] Milan 0 - 3 Inter

A furia di stare ON FIRE, Pioli è bollito

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Quando un derby incontra un trofeo, l'unica cosa che ci si può aspettare è una grande partita.

Il Milan campione d'Italia affronta i cugini dell'Inter, detentori della Coppa Italia e vincitori della Supercoppa Italiana lo scorso anno contro la Juventus. La "EA Sports Supercup", come si chiama quest'anno per scelta dello sponsor, si disputa a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, alle ore 21 locali, 20 nel nostro fuso orario, in uno stadio colmo con 70'000 spettatori.

I rossoneri cercano una vittoria non solo per mettere la ciliegina sulla torta del campionato, ma anche per uscire da una settimana terribile, che li ha visti perdere quattro punti dalla vetta in Serie A e uscire dalla seconda competizione nazionale. Formazione ideale dunque per Pioli, che deve rinunciare sempre a Maignan, ma in difesa ritrova l'esperienza di Kjaer al fianco di Tomori. Davanti alla coppia di centrocampo, formata da Bennacer e Tonali, trova spazio Messias insieme a Diaz, Leao e Giroud.

I nerazzurri, nonostante gli alti e bassi della stagione, non stanno passando un cattivo periodo in termini di risultati e cercano ulteriore slancio per il proseguo della stagione. Anche Inzaghi, dunque, non risparmia i titolari e conferma il trio difensivo formato da Skriniar, Acerbi e Bastoni a fare da scudo al centrocampo a cinque, dove sugli esterni vincono i rispettivi ballottaggi Darmian e Dimarco. In avanti, Dzeko è confermato titolare al fianco di Lautaro, con Lukaku costretto ad accomodarsi, almeno inizialmente, in panchina.

Dopo un avvio con poco da raccontare, dopo dieci minuti a passare sono i nerazzurri, con una bella imbucata di Dzeko per Barella, tenuto in gioco da Calabria, che mette al centro un pallone perfetto per Dimarco, che buca un incolpevole Tatarusanu. Il Milan sembra un assente ingiustificato e l'unico a provarci è Leao, con uno spunto dei suoi, fermato dalla bella parata di Onana sul proprio palo. Un caso o poco più, perché l'Inter continua a dominare e trova il raddoppio su una colossale dormita di gruppo avversaria, con Bastoni che riesce a liberare Dzeko su punizione, direttamente dalla propria metà campo e il bosniaco non si fa pregare per saltare Tonali e superare il portiere avversario.

Il match è un monologo nerazzurro e prima della mezz'ora è Tatarusanu a togliere per due volte le castagne dal fuoco per la sua squadra, prima sulla girata di Dzeko e poi sulla conclusione dalla distanza di Federico Dimarco, che aveva conquistato palla su errore di Tomori. Il quarto d'ora finale è leggermente più tranquillo, per gli uomini di Pioli, che riescono quantomeno a gestire il risultato e scendere negli spogliatoi mantenendo i "soli" due goal di svantaggio.

L'approccio del Milan alla ripresa è buono e dopo meno di cinque minuti Diaz riesce a mettere Leao in condizione di battere in porta da fuori area, ma la sua conclusone è potente, ma priva di precisione e finisce alta. La reazione dura poco, perché il match torna equilibrato e, a metà ripresa, Pioli prova a dare un assetto maggiormente offensivo alla sua squadra, inserendo contemporaneamente De Ketelaere e Origi, al posto di Messias e Diaz, mentre dietro Kalulu subentra a Kjaer per dare maggiore rapidità alla difesa. Inzaghi si affida prima a Gosens, per Dimarco, poi getta nella mischia Gagliardini e Correa, che subentrano a Barella e Dzeko.

Cambia tutto per non cambiare niente, anche perché non si capisce bene per quale motivo i rossoneri si trovino con De Ketelaere al centro e Origi a destra, evidentemente spaesati e lontani da dove possono rendere al meglio: la cartina tornasole di un Pioli che, a furia di stare "ON FIRE", pare bollito e privo di idee. Non è un caso se l'unico goal che arriva è ancora di marca interista: un altro buco della difesa favorisce l'inserimento di Lautaro, che s'inventa un colpo precisissimo di esterno e beffa Tatarusanu, chiudendo quel poco che rimaneva aperto del match.

In pieno recupero, il subentrato Rebic va vicino al goal della bandiera in maniera del tutto involontaria, con un cross che diventa un tiro e sbatte sulla traversa. La partita finisce tre a zero per l'Inter e Inzaghi può godersi l'ennesima Supercoppa da allenatore, dopo le due vinte da calciatore.

FORMAZIONI UFFICIALI:

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria (79' Dest), Kjaer (65' Kalulu), Tomori, Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias (65' Origi), Diaz (65' De Ketelaere), Leao; Giroud (79' Rebic). All. Pioli

INTER (3-5-2):
Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni (84' De Vrij); Darmian, Barella (71' Gagliardini), Calhanoglu (84' Asslani), Mkhitaryan, Dimarco (63' Gosens); Dzeko (71' Correa), Lautaro. All. S.Inzaghi

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