Missione compiuta: pareggiando per 0-0 il confronto di ritorno con il Porto (sconfitto per 1-0 all’andata a San Siro grazie a una rete di Romelu Lukaku), l’Inter ha conquistato la qualificazione ai quarti di finale della Champions League, dai quali mancava dalla remota stagione 2010-’11, quando da campione in carica venne sorprendentemente estromessa dai tedeschi dello Schalke 04 (vittoriosi per 5-2 all’andata a Milano e per 2-1 al ritorno a Gelsenkirchen).
Il confronto in terra lusitana ha visto i meneghini giocare in maniera accorta, difendendosi con ordine e soffrendo solamente (ma terribilmente) nel concitato finale, quando al 95’ (nel volgere di quarantadue secondi) un sinistro ravvicinato di Marcano è stato provvidenzialmente respinto sulla linea di porta da Dumfries, un ravvicinato colpo di testa di Taremi è stato deviato sul palo da parte del bravo (e fortunato) portiere nerazzurro Onana e infine un’inzuccata di Grujic si è infranta sulla traversa.
Continua, dunque, il cammino europeo della compagine interista, che nel turno successivo potrebbe trovare i “cugini” del Milan, già affrontati in Champions League nelle stagioni 2002-’03 (in semifinale) e 2004-’05 (nei quarti di finale): gli abbinamenti verranno sorteggiati il prossimo 17 marzo, presso la Casa del calcio europeo di Nyon (Svizzera).
PORTO-INTER 0-0
PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Pepê, Cardoso, Marcano, Zaidu (dall’85’ Wendell); Eustaquio (dal 70’ Franco), Uribe (dall’85’ Namaso), Grujic, Galeno; Evanilson (dal 70’ Toni Martinez), Taremi. Allenatore: Sergio Conceiçao.
INTER (3-5-2): Onana; Darmian (dall’80’ Skriniar), Acerbi, Bastoni (dal 74’ De Vrij); Dumfries, Barella (dall’80’ Brozovic), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (dal 70’ D’Ambrosio); Martinez, Dzeko (dal 70’ Lukaku). Allenatore: Simone Inzaghi.
ARBITRO: Szymon Marciniak (Polonia).
NOTE: ammoniti Darmian (I) al 33’, Dzeko (I) al 69’, Pepê (P) al 79’, Acerbi (I) all’89’ e Pepê (P) al 97’. Espulso Pepê (P) al 97’, per doppia ammonizione. Minuti di recupero: 3’ pt+7’ st.
Giuseppe Livraghi
Fonte della fotografia: Salvatore Fornelli.
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