Roma Salernitana Serie A Tim 2022 2023

Roma Salernitana Serie A Tim 2022 2023

Protesta contro le forze dell'ordine che non hanno permesso l'ingresso di uno striscione commemorativo in onore di Roberto Rulli.Inspiegabile e davvero doloroso

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Parliamoci chiaro, il passaggio alla finale di Europa League rimane un evento importante per la Roma, tenacia, audacia e grande impegno, un obbiettivo auspicabile ma non scontato in un campionato che ha disputato con grandi difficoltà anche in termini di risorse umane ed infortunii, si pensa alla finale con un occhio anche alla classifica che, per varie vicissitudini, potrebbe dare una mano anche in vista del prossimo anno.

Dopo l'appello di Mou, nell'accompagnare la squadra fino all'Olimpico nel pomeriggio, come riconoscimento per questa squadra tutto cuore e orgoglio; i tifosi hanno risposto come sempre presente ed il viaggio dal centro sportivo allo stadio ha regalato emozioni, gioia e colori, un tripudio di clacson, sciarpe e voci che ha creato una scia incredibile ed unica.

Ma la sfida contro la Salernitana nasconde insidie che sarebbe bene non sottovalutare.

Mourinho si gioca la carta Bove in difesa insieme a Ibanez e Smalling, lascia fuori Cristante,Matic, Spinazzola e Pellegrini, per Zalewski, Camara, El Shaarawy e Tahirovic, a centrocampo con Wjinaldum avanzato.

Una Roma quindi rimaneggiata tenendo conto degli obiettivi e della necessità di preservare la salute di alcuni elementi, l'idea di Belotti prima punta con Solbakken alle sue spalle, sembra un esperimento originale, ma a pesare su questo tipo di formazione resta la mancanza di minutaggio e di confidenza tra gli interpreti che pur con grande impegno faticano a raggiungere.

E di fatto la squadra della Capitale fatica ad ingranare, lasciando campo a Candreva e compagni, che con destrezza lanciano il contropiede, traversone di Coulibaly che manda Candreva in goal per lo 0-1.


Un inizio ancora una volta in salita, anche perché i tifosi cominciano a lasciare l'Olimpico, la curva nello specifico, per protesta contro le forze dell'ordine che non hanno permesso l'ingresso di uno striscione commemorativo in onore di Roberto Rulli.

Inspiegabile e davvero doloroso per chi la curva la vive con passione, per chi ne conosce la storia la passione e la tradizione, specialmente in un giorno come questo.


La partita va, a scatti e con fatica.

Gran tiro da fuori per Zalewski che manda di poco alto sopra la traversa, poi un palleggio a centrocampo che penalizza la Roma, un atteggiamento, sullo scadere del primo tempo, che non porta i risultati sperati, buoni gli inserimenti di Tahirovic che prova a sovrapporsi ad El Shaarawy entrato con grande verve, ma a cui manca il supporto di un giocatore a tutto campo come Pellegrini capace di ripulire palla e diventare sponda allo stesso tempo.

Angolo per la Roma, sulla palla il Faraone, mischia in area e Ibanez in qualche modo ci mette la testa, palla in rete, la Roma esulta ma il dubbio di un fallo di mano in fase di conclusione con un rimbalzo su Belotti è tale da richiedere l'intervento del Var che non può fare altro che confermare l'annullamento del gol.

Ultimi sprazzi con Solbakken che tira dalla distanza trovando Pirola ad interporsi davanti alla porta.

Il primo tempo si chiude con i giallorossi sotto, poco spettacolo e la paura di un infortunio in vista della finale, che incombe in maniera massiccia; forse anche la convinzione di portarla a casa facilmente può in qualche maniera viziare l'andamento di un mach a tratti davvero noioso.


Cambi in vista per i giallorossi: Matic, Pellegrini e Llorente, per Tahirovic, Ibanez, Solbakken, .

Avvicendamento, cambi programmati, forse, e la necessità di dare sostanza alla partita; lasciare ancora punti sul campo non è più il caso.

Prima azione e gol per la Roma: Pellegrini va via sulla sinistra, fallo e punizione da posizione interessante, lo stesso numero 7 la butta in mezzo, mischia, rimpallo e stavolta il Faraone non fallisce e la butta alle spalle di Ochoa. 1-1 la musica cambia insieme al gioco che diventa più rapido ed immediato, le occasioni si susseguono grazie anche alla prorompenza di un colosso come Matic che tiene palla, la lavora servendo i compagni e ricomincia a sistemare il centrocampo per dare più personalità.

Ma in una partita che sembrava essere recuperata, ecco che arriva l'imprevisto : i granata ripartono di nuovo in contropiede trovando spazio di manovra, pasticcio Bove/Smalling nell'area piccola colpo di tacco a scavallare e la palla arriva sui piedi di Dia ben piazzato davanti alla porta su cui si avventa solo dopo Matic e dove Rui Patricio si trova spiazzato, giusto un colpo per spingerla dentro ed ecco il raddoppio della Salernitana 1-2, a condire ancor di più la beffa una spinta in area su Wjinaldum assolutamente ignorata dal direttore di gara.

La Roma guadagna un'altra punizione da buona posizione, ancora Pellegrini sulla palla, lancio ribattuto in fallo laterale, ma la Salernitana sembra avere una marcia in più, toglie palla, anticipa e si butta in contropiede con grandissima facilità, la Roma attraversa un momento di stallo subendo il raddoppio dei difensori campani, poi un'azione di concerto :Matic/ Belotti che però viene vanificata a due passi dalla porta da Camara che la manda alta sopra la traversa.

Esce Wjinaldum ed entra Abraham, si scalda anche Mancini, buona la fase difensiva di Gyomber e Bohinen anche se forse il fallo su Belotti ed il successivo giallo costringono Sousa ad effettuare cambi compensativi. Ottimo l'approccio alla partita di Candreva, l'ex Lazio lascia il campo stremato insieme a Pirola, la necessità per gli ospiti è riuscire a portare a casa il risultato.

Sottotono Zalewski, stanco e poco incisivo nel recupero palla e nello scatto in porta, anche Belotti e Abraham non favoriscono la verticalizzazione e spesso ci si affida alla fantasia di El Shaarawy che prova in tutti i modi a piazzarla alle spalle del portiere.

Angolo Roma, Pellegrini la butta in mezzo, mischia palla che va a finire tra i piedi di Matic che la scarica in porta con un destro feroce 2-2.

Le speranze di portare a casa una vittoria riprendono vita pur avendo un margine temporale limitato, altro tiro dalla distanza del giovane di Guidonia, nuovamente di poco sopra la traversa.

Sette i minuti di recupero, la palla dei miracoli cade sulla testa di Cristante che da buona posizione sbaglia clamorosamente.

Animi concitati, trattenuta di Zalewski su Dia, reazione del giocatore che spinge Zalewski a terra, intervengono giocatori e panchine, volano un rosso sulla panchina della Salernitana ed uno sulla panchina della Roma, i 7 minuti si trasformano in 4 ed il pareggio resta l'unico risultato possibile.

Bene ma non benissimo.

Si è provato a sfruttare le seconde linee per dare respiro agli interpreti di Leverkusen, per capire come applicare al meglio le soluzioni alternative, ma è risultato più difficile del previsto e la Roma, nonostante si sia cercato di aggiustare il tiro, non va oltre il pareggio lasciando l'Atalanta sopra di un punto...ancora.

Mancano Fiorentina e Spezia per cercare di migliorare il divario.

Due giornate.

Forza.


Laura Tarani

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