Sedurre Non è Un Dono Divino: Cos’è Inattraction

Sedurre Non è Un Dono Divino: Cos’è Inattraction

Sedurre, un verbo avvolto dal mistero più assoluto. Un verbo, però, al tempo stesso affascinante, ricco di sfumature impercettibili

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Sedurre, un verbo avvolto dal mistero più assoluto. Un verbo, però, al tempo stesso affascinante, ricco di sfumature impercettibili, sensazioni vissute assai contrastanti tra loro. Gioia, incertezza, paura, delusione: solo alcune parole di quello che la seduzione, la capacità di risultare interessanti agli occhi altrui, fanno assaporare a chi si cimenta in questa antica arte.

Beh, perché di quello stiamo parlando. Sedurre, infatti, non è un dono divino. O perlomeno, rarissime persone nascono con questa virtù e sono consapevoli, magari sin dall’età dell’adolescenza, di poterla utilizzare per conquistare gli occhi e il cuore di un’altra persona. Tutti, però, possiamo migliorare le nostre capacità seduttive, perché ciascuno di noi ha al suo arco qualche freccia da scoccare nel momento opportuno.

Fiducia, autostima e nessun alibi: la seduzione parte innanzitutto da noi stessi

Certo, se la vita, fino ad oggi, ha riservato più che sconfitte che vittorie in ambito sentimentale o amoroso, la fiducia potrebbe venir meno e scalfire, in alcuni casi, le certezze acquisite nel tempo. Ma è proprio nei momenti maggiormente complessi, quando le difficoltà di relazionarsi con altre persone sono molteplici, che bisognerebbe fare un’analisi profonda ed onesta, senza addurre alcun tipo di scusante, per comprendere quel che non funziona.

A volte l’egocentrismo, altre la mancanza di autostima causata da questi inappropriatamente chiamati “insuccessi”, originano delle idee distorte in merito agli errori commessi in ambito seduttivo, senza risultare, quindi, di supporto per comprendere quali siano le azioni correttive da mettere in atto per ampliare le chance di successo. Uscirne da soli, pur essendo possibile, è tutt’altro che semplice.

E nella maggior parte dei casi si cerca aiuto in amici o amiche, che, seppur accompagnati dalle migliori intenzioni possibili, offrono un supporto che risulta più di “conforto” che effettivamente utile a risolvere un problema assai complesso come quello dell’incapacità seduttiva. Ed una volta ricevuta la classica “pacca sulla spalla” di un amico, piuttosto che qualche parola di sprono al telefono, si resta nuovamente soli con sé stessi, in preda a dubbi amletici, a domande irrisolte e, non di rado, nello sconforto.

Se si vuol migliorare le capacità seduttive non occorre obbligatoriamente essere un adone di bellezza. Inutile negare che un bell'aspetto rappresenti un primo biglietto da visita, agevola, in qualche modo, le possibilità di successo, ma non è certo la priorità. Tutt’altro. Basti pensare a quanti uomini di aspetto gradevole restano col cerino in mano, vuoi per un modo di porsi troppo arrogante o per via della troppo timidezza, che rende impacciato e insicuro l’uomo dinnanzi ad una donna.

Come migliorare, concretamente, le proprie capacità seduttive

Viceversa, tutti gli uomini conoscono almeno un amico che, pur non essendo un “bronzo di Riace”, ha ottenuto sempre forti consensi nel mondo femminile. Quell’uomo, probabilmente, conosce bene i suoi pregi e difetti, è in grado di mascherare questi ultimi e mettere in evidenza i primi. Conosce sé stesso. Probabilmente, ha fatto tesoro di esperienze non propriamente entusiasmanti ed ha saputo porre azioni correttive tali da risultare, oggi, un bravo seduttore. Al di là del proprio aspetto fisico.

Tutti aspetti che ben conosce Enrico Mele, personaggio noto al grande pubblico per le numerose presenze sul grande schermo quando nei talk show delle tv generaliste viene trattato l’argomento dell’amore e seduzione, che ha consentito a centinaia di migliaia di italiani di poter migliorare le proprie capacità attrattive grazie al metodo reperibile sul sito inattraction.com, diventando il vero punto di riferimento per tutti coloro che approcciano al mondo della seduzione.

Lo stesso Enrico, come spesso dichiarato in numerose interviste, è partito dai propri “insuccessi” adolescenziali per migliorare sé stesso. E lo ha fatto dedicando la propria vita allo studio della psicologia di uomini e donne, arrivando a mettere sul piatto le esperienze vissute sul campo con le nozioni apprese durante gli studi universitari.

Marco Dal Puppo

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