Torino-Inter 1-1 Ventinovesima Giornata Serie A 2021-’22

Torino-Inter 1-1 Ventinovesima Giornata Serie A 2021-’22

I nerazzurri riescono a pareggiare solamente nel recupero

stampa articolo Scarica pdf

Sta diventando sempre più difficile provare a trovare un modo razionale di spiegare le partite dell’Inter senza cadere nella facile retorica di trovare i colpevoli, perché la lista dei colpevoli si allunga a dismisura ad ogni gara che passa, la lista delle soluzioni si accorcia, e la possibilità di consumare questa stagione in qualcosa che non sia una cocente delusione diventa sempre più remota.

Il livello generale della squadra non è così alto come gli sfolgoranti risultati della prima parte di stagione avevano fatto immaginare; e soprattutto basta togliere un paio di pedine agli 11 titolari e tutte le certezze vanno in fumo. In questo senso inizia a farsi pesante la posizione di Simone Inzaghi che anche ieri sera ha dimostrato una riluttanza completamente fuori luogo a cambiare modulo e assetto difensivo, nonostante l’assenza di De Vrij e alla palese dimostrazione che Ranocchia abbia confermato di non essere adeguato per la marcatura di Belotti. Parlare poi della prestazione di Handanovic e dell’errore di aver regalato il calcio d’angolo da cui è nato il gol del Torino è ormai scontato come le code in autostrada a Ferragosto.

Dal centrocampo in su l’assenza di Brozovic è qualcosa che questa squadra non può sopportare ma probabilmente sarebbe necessario in questi casi cercare un cambio modulo, mettendo in campo una difesa a quattro e cercando sistematicamente di sviluppare gioco sugli esterni visto che è l’unico reparto dove c’è un minimo di abbondanza e di qualità. Al netto di tutto questo, un altro limite clamoroso emerso ieri sera è stato il fatto che offensivamente la squadra non riesce più ad essere efficace ed il fatto di aver creato un reparto offensivo che è un’accozzaglia di giocatori bolliti e infortunati cronici scartati da altre squadre, rende questo finale di stagione un assoluto calvario e c’è da sperare che tutto questo non si trascini anche nella prossima stagione. L’unico augurio che si può fare in questo momento è che questi siano gli ultimi mesi della proprietà cinese perché se si dovesse ripetere lo schema del mercato della scorsa estate per i nerazzurri il ridimensionamento avrebbe dimensioni catastrofiche sportivamente parlando.

Di fronte a queste prospettive è chiaro che il discorso sulla partita col Torino passa in secondo piano perché di fatto con il risultato di ieri sera le possibilità di confermarsi campioni d’Italia si sono ridotte drasticamente. Resta comunque il fatto che Berisha insieme a Bremer sia stato il migliore in campo del Torino e che comunque l’Inter abbia creato quelle tre o quattro occasioni per trovare la via della rete ma è comunque troppo poco per portare a casa il bottino pieno in una gara che andava vinta a tutti i costi. Ora infatti i nerazzurri non sono più padroni del proprio destino e con la somma degli scontri diretti col Milan a sfavore, al momento sono ben cinque i punti da recuperare e anche volendo contare il bonus della partita di Bologna da recuperare i rossoneri diventano assolutamente favoriti per la vittoria dello scudetto.

Proprio perché la stagione sembra essere indirizzata verso un finale mesto, è ora che se ci sono programmi alternativi a livello societario per la prossima stagione vengano immediatamente alla luc,e per permettere a tutti di programmare meglio il futuro e non trascinare nel limbo dell’anonimato anche la prossima stagione. In questo finale di annata si giocherà buona parte del futuro anche Simone Inzaghi che nelle ultime settimane sta facendo venire a galla tutti i suoi limiti dopo un buon avvio di stagione e in caso di cambio di proprietà anche lui potrebbe finire sotto esame.

Federico Ceste

Fonte della fotografia: Roberto Proietto

© Riproduzione riservata