Certezze, tante certezze ha lasciato Sampdoria Lazio, ovvio che al fischio finale ci sia stato sconforto, musi lunghi e delusione ma bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Non è stata una caduta in stile scorsa stagione, dove la squadra di Sarri ha alternato ottime prestazioni a pessime cadute, stile Bologna o altre occasioni, la Lazio a Genova ha dominato la partita, ha segnato con un’azione capolavoro del trio delle meraviglie Luis Alberto, Milinkovic, Immobile. Il raddoppio non è arrivato solo per sfortuna e bravura del portiere avversario, il palo di Immobile e l’occasione di Basic un minuto prima del pareggio, partita sempre in pugno come una grande deve fare e gestione della palla in maniera oculata, non sempre si possono vincere le partite 3 a 0.
Quindi certezze ne avrebbe lasciate tante in caso di vittoria, non bisogna lasciarsi andare a pensieri negativi o dare credito a chi giornalmente si diverte a creare disfattismo in casa Lazio, a volte proprio da chi non ce lo si aspetti, la Lazio ha giocato da grande squadra, ha provato a chiuderla senza riuscire nell’intento, ha cercato di smorzare in tutte le maniere le velleità avversarie, stavolta c’è stato l’errore individuale a decretare la beffa all’ultimo minuto e tutto è sfumato quando nessuno più se lo aspettava, nemmeno il più speranzoso doriano.
Luis Alberto partito titolare non ha ripetuto la prestazione con l’Inter ma è stato sempre in partita, diligente e dando tutto anche dal punto di vista fisico, Milinkovic, il più deluso al fischio finale, ha giganteggiato a centrocampo ma la forma migliore deve ancora arrivare. Marusic la nota dolente insieme a Lazzari, ci sarebbe da dire che la loro forma fisica non era delle migliori ma se Sarri li ha scelti titolari un motivo ci sarà, con Hysaj lasciato a casa per infortunio non c’era tanto da scegliere a terzino sinistro, forse l’unico tassello lasciato scoperto dal mercato biancoceleste.
Immobile c’è sempre, una garanzia. La doppietta e probabilmente la vittoria gli è stata negata da quel palo preso a porta vuota ma non sempre si può essere infallibili. A tutti è sembrato stanco nel finale di partita, ma il capitano non ha degni sostituti e lui non vuole mollare mai, la pensa cosi ovviamente anche Sarri dato che a lui non rinuncia veramente mai.
Ultimo pensiero, Toma Basic. Il suo inizio campionato è stato tartassato da episodi sfortunati, l’espulsione di Maximiano nella partita di esordio dopo pochi minuti lo ha visto sostituito per dare spazio a Provedel, nella seconda non ha giocato se non pochi minuti nel finale, con l’Inter nemmeno un minuto e con la Sampdoria è entrato al 88esimo, un’ottima occasione sprecata, solo davanti al portiere doriano lo ha preso in pieno e un cartellino giallo nel finale partita. Basic è nei piani di Sarri, il tecnico ha piena fiducia nel giocatore cosi come la società, serve una scintilla positiva per cercare di dare la sterzata giusta alla stagione appena iniziata altrimenti il giocatore potrebbe perdersi e lasciarsi scappare la possibilità di mettere in mostra le sue grandi doti di centrocampista.
GIUSEPPE CALVANO
Foto Gianandrea Gambini
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