Juventus-Lazio, domenica 13 novembre alle 20,45, è l'ultimo impegno del 2022 della Serie A. Poi ci sarà la sosta per i mondiali: uno stop lungo che interrompe la corsa di Juventus e Lazio. I bianconeri di Allegri non brillano, ma in campionato hanno ripreso a vincere con grande continuità: cinque vittorie consecutive senza subire gol, nonostante le polemiche e le assenze. La Lazio, dopo il 3 a 1 casalingo contro la Salernitana e l'eliminazione dall'Europa League, ha rialzato la testa battendo la Roma nel derby e vincendo in casa contro il Monza. Grazie ai mezzi passi falsi delle altre, è salita così al secondo posto in classifica e ora la pausa mondiale è quasi una beffa per la squadra di Sarri.
A Torino, però, la missione non sarà difficile, ma complicatissima. La lista degli indisponibili è lunga: non ci saranno Mattia Zaccagni, Manuel Lazzari, Patric e Ciro Immobile si è nuovamente fermato. Ha accelerato troppo il rientro l'attaccante biancoceleste che giovedì contro il Monza ha ripreso confidenza con il campo, ma nel corso dell'allenamento del sabato si è fermato nuovamente risultando escluso dalla lista dei convocati per l'ultima del 2022. Ora avrà tempo per recuperare, ma a Torino contro la Juventus Maurizio Sarri dovrà inventarsi qualcosa.
Ci sarà ovviamente il fedelissimo Felipe Anderson. Sarri ha dimostrato di fidarsi totalmente del giocatore e fa bene: cambia ruolo, ma c'è sempre. Alla faccia di chi lo rimprovera della poca continuità o della poca cattiveria. C'è sempre e con grande qualità. Oltre lui, l'eterno Pedro. Non sta benissimo, ma da campione quale è non si tira mai indietro, dà tutto in ogni partita. Oltre loro, ovviamente Cancellieri. Il giovane, arrivato in estate, dopo un ottimo pre campionato e qualche spezzone positivo in avvio di campionato sembra aver fatto qualche passo indietro. Avrà una nuova opportunità allo Stadium, ricordando che dietro di lui c'è Luka Romero che scalpita. Sarri vorrebbe tenerlo "dietro le quinte", ma non sarà facile per quanto visto in campo, non solo per il gol che ha deciso Lazio-Monza, ma anche per il carattere dimostrato, e per le assenze che costringono a scelte 'estreme', soprattutto in attacco.
A centrocampo c'è abbondanza: sicuri di un posto Milinkovic e Cataldi. Il centrocampista romano e laziale è in un periodo di grazia. Il derby vinto da capitano ha acceso i riflettori su di lui e ora è impossibile farne a meno. Milinkovic sembra appannato, testa al mondiale forse?
Il dubbio e la paura riguarda Luis Alberto. "Quando sta bene e gioca per noi è importante", ha detto Sarri. Al momento, però, non è visto dal tecnico biancoceleste che gli preferisce Vecino nonostante gli impegni ravvicinati.
Ci sarà da stringere i denti, resistere e lottare. I 'fedelissimi' sono chiamati agli straordinari e sopratutto a non deludere le aspettative.
Enrica Di Carlo Foto Gianandrea Gambini
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