Dopo la pesantissima sconfitta interna con l’Empoli per Inter è assolutamente necessario non sbagliare il derby lombardo con la Cremonese. L’approccio della squadra di Inzaghi sembra essere buono con una collezione infinita di calci d’angolo che arrivano già nei primi minuti di gioco dove i nerazzurri prendono possesso stabilmente della metà campo offensiva e sviluppano in quella zona il gioco. Nella prima occasione però la squadra allenata da Ballardini passa in vantaggio con un gran gol di Okereke che spalla la porta si girai calcia con una conclusione imprendibile per Onana. Il risultato cambia dunque al 10º minuto di gioco. La reazione dell’Inter è comunque ordinata e determinata e la squadra nerazzurra riesce comunque a mantenere costantemente il controllo della partita continuando a collezionare calci d’angolo e occasioni pur senza riuscire a concretizzare con particolare precisione la mole di gioco creata. È sugli sviluppi dell’ennesimo tiro dalla bandierina che l’Inter confeziona il gol del pareggio con un tiro di Dzeko che viene respinto da Carnesecchi ma sul pallone si avventa Lautaro che trova la deviazione sotto porta per il meritato pareggio al 21º minuto. Il copione della partita non cambia con l’Inter che mantiene il predominio territoriale e la Cremonese che cerca costantemente passaggi verticale e ripartenze anche approfittando dell’ammonizione di Acerbi che condiziona l’aggressività negli interventi dell’ex difensore della Lazio. Al netto di tante occasioni create e non concretizzate il risultato non cambia fino alla pausa di metà gara e dunque le squadre vanno al riposo sull’ 1 a 1. Da segnalare anche un’occasione importante per la Cremonese nel finale di primo tempo con un tacco di Benassi ben disinnescato da Onana.
Anche la ripresa si sviluppa sulla stessa falsariga del primo tempo almeno nella prima parte di gara dove Inter continua a spingere nel tentativo di completare la rimonta. Operazione che riesce al 65º quando sugli sviluppi di un’azione insistita da parte dell’Inter Lautaro Martinez trova la doppietta personale con la complicità di una deviazione di Vásquez che rende imparabile per Carnesecchi la conclusione dell’attaccante argentino che si erge sempre più a protagonista assoluto di questa partita e di questo squadra. Come spesso succede però quando l’Inter passa in vantaggio Inzaghi compie scelte piuttosto cervellotiche e negli ultimi 20 minuti decide di togliere sia Dzeko che Lautaro Martinez per inserire sul terreno Lukaku e Correa. Da questo momento in avanti la pericolosità offensiva dell’Inter sostanzialmente si azzera e la squadra di casa guadagna campo facendo passare il più classico dei “brutti quarti d’ora” ai tifosi nerazzurri. Unica altra occasione nerazzurra sul tabellino della gara è un contropiede di Dumfries su cui Chiriches sfiora l’autorete ma colpisce la traversa e dunque il risultato resta con il minimo scarto fino alla fine. Per i nerazzurri si tratta di una vittoria di misura piuttosto importante che sulla carta si poteva dare per scontata ma la Cremonese di Ballardini si è dimostrata ancora una volta una squadra coriacea per nulla rassegnata ad una retrocessione che il fatto di non aver ancora vinto una gara in questo campionato sembrerebbe rendere inevitabile, ma il cambio in panchina ha senz’altro rivitalizzato perlomeno mentalmente la squadra grigiorossa, che da questa partita può senz’altro trarre indicazioni positive per il futuro. Dal canto suo la squadra di Inzaghi conferma l’assoluta dipendenza dalla coppia Dzeko-Lautaro perché le alternative al momento non esistono e qualsiasi tipo di ambizione della squadra nerazzurra passa dalla condizione smagliante di questi due interpreti che stanno tenendo a galla una barca che altrimenti sembra mostrare qualche crepa di troppo, perlomeno se si considera l’Inter in lotta per le posizioni di vertice. Certamente il prossimo impegno con il Milan sarà una gara chiave per capire dove potrà arrivare la compagine di Inzaghi sperando che lo stesso allenatore possa limitare le scelte più cervellotiche che ne stanno caratterizzando le ultime settimane.
Federico Ceste
Fonte della fotografia: Salvatore Fornelli.
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