Quando Cade Una Stella

Eppure, riavvolgendo il nastro a 8 mesi fa, la Roma aveva appena vinto la Conference League grazie al gol di un ragazzino che era riuscito a regalare un sogno

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Eppure, riavvolgendo il nastro a 8 mesi fa, la Roma aveva appena vinto la Conference League grazie al gol di un ragazzino che dopo tanta sfortuna era riuscito a regalare uno dei sogni più grandi a tutti i tifosi romanisti: riportare una coppa europea nella Capitale.

Grande fermento, speranze e la certezza di una società di avere in casa un gioiello da proteggere e coccolare per il futuro.

Nemmeno un anno dopo l'idillio si spezza, qualcosa si rompe nei rapporti con allenatore e club, o semplicemente cresce l'idea di poter essere qualcosa di più, altrove, in una piazza più grande: soldi, fama, carriera, la paura ,forse, di veder sfiorire talento e gioventù in una squadra che probabilmente gli andava stretta. Così alla richiesta di un maggior impegno in campo, si è risposto con la saccenza di un giocatore che si sente arrivato e a cui non si può chiedere nulla.

Si riassumono così gli ultimi mesi da giocatore della Roma di Niccolò Zaniolo, che nel freddo gennaio 2023 chiede inspiegabilmente la cessione, lasciando tutti stupiti, attoniti , rifiutando di allenarsi, giocare e continuare a vestire la maglia che lo ha reso famoso.

Così la corsa sul mercato, a pochi giorni dalla chiusura; il Milan lo cerca, Zaniolo risponde, la Roma fissa il prezzo ed i rossoneri si tirano indietro, la piazza è furiosa, si sente tradita, abbandonata da quel giocatore così osannato dalla tifoseria, che sembra tutto uno scherzo amaro e surreale; così il braccio di ferro continua, certo che altri club più blasonati stendano un tappeto rosso di milioni e incensi, si fa avanti una squadra inglese che solo il nome crea confusione: non il Liverpool, non l'Arsenal o il Manchester, ma nemmeno un Tottenam qualsiasi o un Chelsea a caso, ma il Bournemouth pronto a sborsare una cifra di circa 30 mln più un 10% sulla futura rivendita e un ingaggio da 5mln a stagione.

Nulla troppo poco famoso, troppo poco di spicco, troppo poco per Zaniolo; la trattativa salta, la Roma va a Napoli, perde e alcuni tifosi inferociti accecati dalla rabbia lo seguono fino a casa con minacce e insulti. Un comportamento imperdonabile di qualche facinoroso che convince Zaniolo a tornare nella sua La Spezia per fuggire dalla pressione mediatica.

Sembra la trama di un film, e per certi versi la storia continua con la società che, chiuso il mercato, mette fuori rosa il giocatore e minacciando sanzioni.

Il possibile sostituto, che sarebbe arrivato volentieri nella Città Eterna Zyiech, ormai verso nuove destinazioni, mentre stamattina, in sordina, è sbarcato Llorente ex Real classe '93 difensore centrale, a cui nessuno ha dato la giusta importanza a causa del caso Zaniolo.

Fuori rosa.

Fuori dal progetto.

Fuori da Roma.

Nessuna possibilità di ripensamento per un giocatore che aveva Roma ai suoi piedi. Mourinho qualche settimana fa, lo aveva difeso con il coltello tra i denti, sabato in conferenza stampa lo ha definitivamente condannato senza appello, buttandolo in pasto all'opinione pubblica ed i Friedkin, che tanto avevano fatto per trattenerlo in estate, lo hanno messo ai margini di una famiglia che fa scudo solo a chi ama la maglia.

E' questo che fa una famiglia, proteggere gli affetti, il resto fuori.

E' proprio vero come la vita possa cambiare da un momento all'altro, come l'amore possa trasformarsi in odio, come la serenità diventi rabbia, come si possa cadere dal piedistallo e venire calpestati. Roma ama i suoi giocatori, li culla, li protegge, li esalta e li idealizza come eroi, ma guai a tradirla perché passare dalla luce al buio è un attimo.


Laura Tarani

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