Con il fiato sospeso fino al 90' + recupero.
Si può riassumere così il match che si è disputato al Maradona di Napoli, tra la squadra partenopea e la Roma.
Un match pieno di polemiche dovute in gran parte alla mancata trasferta dei giocatori giallorossi che per la squalifica inflitta dal giudice sportivo in seguito agli scontri tra e due tifoserie, non potranno seguire le partite fuori casa per almeno due mesi. Polemiche perché seduto sulla panchina del Napoli delle meraviglie c'è Spalletti, perché nel Napoli militano diversi ex, primo fra tutti Juan Jesus, polemiche, perché la squadra di casa ha ormai conquistato una scia difficile da inseguire.
Mourinho, orfano del separato in casa Zaniolo, prova a fare il colpaccio, e quasi riesce nell'intento se non fosse stato per la zampata di Simeone che, all'86', toglie ai giallorossi anche la speranza di un pareggio strameritato sul campo.
La Roma schiera Spinazzola dal primo minuto, in una formazione con la solita difesa a tre e stavolta Abraham come prima punta; Zalewski Cristante e Matic in mezzo e Dybala e Pellegrini trequartisti, dove però il Capitano stavolta soffre la squadra avversaria regalando una prestazione scarsa e priva di intelligenza. Spalletti risponde con un 4-3-3 di tutto rispetto, laddove è Osimhen a farla da padrone insieme a Lozano e Kvaratskhelia, con Zielinski, Lobotka, Anguissa a centrocampo e Di Lorenzo e Mario Rui ai lati di una difesa a 4.
Lo Special One parte bene con Pellegrini che prende in giro Lobotka, in una formazione affamata che parte da subito alta e pericolosa tanto che al 12' un'incomprensione tra Meret e Kim rischia di regalare il primo gol ai giallorossi, ma è su una ripartenza azzurra che la Roma soffre di più, concede campo a Zielinski e Mario Rui che servono la palla a Kvara pronto all'assist per Osimhen che realizza un gol stupendo prendendo in controtempo Smalling e Ibanez avendo anche il tempo di aggiustare il pallone ed angolare il tiro imprendibile per Rui Patricio 1-0 che però non innervosisce i giallorossi, ma sembra fomentarne la voglia di recuperare e tenere testa ad un Napoli imprendibile in velocità, ma meno tecnico nell'1 contro 1, tanto che al 47' è Spinazzola a tirare da fuori un ottimo pallone srvito da Pellegrini e parato magistralmente da Meret.
Un primo tempo equilibrato e giocato con astuzia sfruttando per la prima volta il campo con passaggi corti e linee non troppo larghe con Spinazzola pronto allo scatto in supporto dell'inglese e di Dybala .
Al rientro in campo è la squadra ospite ad essere più aggressiva, l'ingresso del Faraone sembra dare più elasticità tanto che cominciano ed esserci occasioni sia da una parte che dall'altra, Meret fa il possibile, prima su Spinazzola, poi su Cristante che la spizza di testa poi è Lozano a voler fare tutto da solo senza accorgersi di kvaratskhelia.
Il Faraone sembra accendersi ogni minuto di più e grazie ad un assist di Zalewski fredda Meret aggiudicandosi il pari. La Roma ci crede, regge, si dimena costringendo Spalletti ad inserire Raspadori e Simeone al posto di Lozano e Osimhen, quando si dice la panchina che fa la differenza...mentre Mourinho butta dentro Volpato e Bove e proprio il duo azzurro si concede la giocata della vittoria con Simeone che fa esplodere il Maradona realizzando il 2-1 a pochi minuti dalla fine, conquistando una vittoria importantissima pur soffrendo una Roma non proprio al meglio.
Il Napoli festeggia, la Roma pur subendo una sconfitta pesante torna a casa con la consapevolezza di avere un gruppo forte e compatto. L'ennesimo infortunio per Spinazzola al flessore e qualcosa da rivedere nella difesa di Smalling sul primo gol del Napoli, un bilancio positivo a metà su cui magari c'è sicuramente da lavorare.
Laura Tarani
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