Dove non è vergogna,
manca virtù e onore.
(Proverbio)
INTER (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Guarin, Brozovic, Gnoukouri; Hernanes; Icardi, Palacio. A disp: Carizzo, Palazzi, Andreoli, Felipe, Santon, Di Marco, Nagatomo, Obi, Kovacic, Shaqiri, Podolski, Puscas, Bonazzoli
. All: R. Mancini
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Ibarbo, Totti, Gervinho. A disp: Lobont, Skorupski, Cole, Torosidis, Spolli, Balzaretti, Paredes, Ucan, Iturbe, Ljajic, Keita, Verde, Doumbia
. All: R. Garcia
Arbitra: Orsato
La Roma perde a Milano.Perde malamente, senza essere mai decisiva e aggressiva.La Roma vista sabato sera al Meazza incarna tutti i peggiori aggettivi dispregiativi del vocabolario italiano, non perchè non si debba mai perdere, ma perchè c'è modo e modo per farlo, ed il clima di rassegnazione e smarrimento avvertito durante il match ha fatto male a tutti, in particolar modo ai tifosi.L'Inter ritrova due dei suoi giocatori simbolo, Hernanes ed Icardi che regala il gol della vittoria sul filo di lana ai nerazzurri, sfatando il tabù del Meazza dove non riusciva a trovare la vittoria da febbraio.La Roma si ritrova ad un punto dalla Lazio, e continuerà in affanno la sua corsa al secondo posto, sempre più lontano seppur vicino...Garcia schiera Totti dal primo minuto, con Ibarbo e Gervinho,(l'ivoriano sembra sempre di più l'ombra del giocatore che conoscevamo prima che partisse per la Coppa d'Africa), sperando in un attacco veloce ma preciso e ritrovandolo invece compassato e prevedibile, poche le azioni da entrambe le parti, l'Inter fatica sulle ripartenze, la difesa è ferma sulle gambe , una buona lettura della partita avrebbe consentito alla Roma di aggirare agevolmente la retroguardia e centrare il risultato, i giallorossi però, pare abbiano messo il freno a mano e come negli ultimi match disputati, attendono l'avversario senza pressare senza correre verso la palla e ritrovandosela svogliatamente tra le gambe, per poi riconsegnarla all'avversario come nella più noiosa partitella di un finto allenamento in un caldo pomeriggio di agosto, così al quarto d'ora, l'Inter si stanca un po' ed alza i toni consegnando al Profeta Hernanes un pallone ben confezionato che senza troppa fatica, e nello stile perfetto dell'argentino, la insacca alle spalle di De Sanctis.Dopo il danno la beffa, perchè di questo si tratta, una volta subito il gol del vantaggio, la Roma per un attimo alza la testa e mette la benzina nelle gambe, accendendo anche il cervello, Ibarbo si rende subito protagonista centrando il palo, i nervi saltano ed anche in campo si sente una forte tensione, si alterano i toni ed anche l'arbitro comincia a metterci un po' del suo, volano le ammonizioni, ed il dirigente Romeo verrà allontanato dalla panchina anzitempo. L'Inter tenta di arginare il contropiede della Roma, degni di nota ancora una volta Nainggolan, autore del momentaneo pareggio al 63', e Florenzi, ma si trova a fare i conti con l'imprecisione e sciupa molto. Tra le delusioni che accompagnano questo finale di campionato svetta su tutti Pjanic, da giocatore decisivo ed insostituibile diventa ora uno dei tanti a cui dare una chance, sebbene parta da lui la palla che poi Nainggolan trasformerà in gol. Al 79' è sempre l'Inter a tenere banco, indecisione di Palacio che cade, palla a Guarin che però centra De Sanctis, ed al è sempre Icardi a portarsi in avanti, finchè al 88' riesce a centrare lo specchio della porta giallorossa beffando il portiere.L'analisi è sempre la stessa, si tira la palla un po' qua, un po' la', si subisce gol, si da il massimo possibile, ( che non è il massimo assoluto, sia chiaro), per recuperare lo svantaggio...per poi ricadere nel torpore aspettando il triplice fischio finale...oooops, stavolta però i piani della Roma li ha smontati un certo Icardi...2 a 1 per l'Inter e squadra totalmente in discussione, se non fosse già chiaro da prima.Ulteriori commenti sono superflui.
Laura Tarani.
© Riproduzione riservata