Derby Roma Lazio

LORENZO PELLEGRINI : DALLA GRATICOLA AL TRIONFO

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Foto copertina di Maurizio Panzariello.                                          

Chi avesse predetto a Lorenzo Pellegrini che il numero 37, che lui considera il suo numero fortunato a tal punto da averlo tatuato tra le dita,avrebbe avuto un significato cosi’determinante nella giornata del derby, sarebbe stato considerato un pazzo da ricoverare alla neuro deliri. E invece, per quegli scherzi del destino di cui è piena la storia dell’umanita’, Lorenzo entra al 37’ minuto del primo tempo in sostituzione di Pastore e segna indelebilmente la stracittadina che sara’ ricordata perchè proprio lui causerà tutte e tre i goals della Roma. Pellegrini entra in campo con una foga e una rabbia probabilmente a lungo covata e, praticamente a freddo,senza neppure il tempo di rompere il fiato, si impegna in due ruvidi contrasti con Lucas Leiva e Luis Alberto; subito dopo va a raddoppiare Immobile sull’out di destra e poco dopo si fa trovare in area laziale per approfittare di una palla sporca schizzata dalle sue parti.E’ una palla avvelenata e difficile da controllare ma lui azzecca un colpo di tacco magistrale “sentendo” la porta alle sue spalle. Da quel momento l’euforia prende possesso di lui e comincia a giocare alla sua maniera alternando giocate di classe a progressioni potenti per far respirare la difesa, portando la palla lontano senza mai buttarla via. In uno di questi contropiedi viene atterrato da Badelj al limite dell’area della Lazio favorendo cosi’ la realizzazione di Kolarov e probabilmente ingannando anche Strakosha che forse pensava che calciasse lui il tiro di punizione. Poco più tardi nel pieno del forcing laziale pennella al bacio un cross su calcio piazzato per la testa di Fazio e mette fine ai giochi. E’ il giusto trionfo per un ragazzo arrivato alla Roma dall’Almas all’eta’ di nove anni e fortemente voluto da Di Francesco che ne ha caldeggiato il riacquisto dal Sassuolo dopo un bel campionato culminato con la convocazione in nazionale.

Marco Di Stasio 

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